DOMANDA
Come riportato nell’opuscolo scaricabile sul portale telematico del registro Aee: “Il Comitato di vigilanza e controllo ha disposto che, per i produttori e i sistemi collettivi iscritti, venga effettuata una transcodifica d’ufficio dei prodotti nelle nuove tipologie contenute nell’Allegato IV del Dlgs 49/2014, sulla base della tabella approvata dal Comitato nella riunione del 19 luglio 2018… I produttori potranno verificare se le tipologie attribuite in automatico sono effettivamente coerenti con le apparecchiature immesse sul mercato… Pertanto ad una vecchia apparecchiatura possono corrispondere, con la nuova classificazione, due nuove apparecchiature, distinte in relazione alle loro dimensioni: ad esempio la vecchia tipologia stampanti – 3.2.5 verrà riclassificata in 6.6 stampanti e 4.6 grandi stampanti.
Se il produttore immette sul mercato solo una di queste tipologie, dovrà cancellare le rimanenti con una pratica di variazione.”. Si chiede, se il produttore risulta essere già iscritto e gli è stato associato d ufficio dal Comitato due categorie, se non elimina la categoria che non immette, può incorrere in sanzioni? (ovviamente nella comunicazione annuale MUD-AEE, per quella categoria che non ha immesso metterà = 0 zero).
RISPOSTA
Sul “Manuale Produttori” del Registro Aee si legge che “all’atto dell’iscrizione al Registro nazionale il produttore o il suo rappresentante autorizzato forniscono le informazioni previste all’Allegato X al decreto legislativo e si impegna ad aggiornarle opportunamente”. Quando bisogna comunicare queste variazioni? I produttori comunicano qualsiasi variazione dei dati comunicati all’atto dell’iscrizione “prima che diventino effettive”. “Ad esempio”, continua il Manuale, “il produttore dovrà comunicare se immette sul mercato nuove apparecchiature o se cambia il sistema di finanziamento”. Questo ovviamente nel caso in cui la variazione dipenda esclusivamente dal produttore.
Tuttavia, nel caso esaminato, la variazione è stata fatta d’ufficio dal Registro a causa di una riclassificazione delle AEE dovuta all’entrata in vigore dell’ “open scope”. Di conseguenza “i produttori potranno verificare se le tipologie attribuite in automatico sono effettivamente coerenti con le apparecchiature immesse sul mercato”; e, “se il produttore immette sul mercato solo una di queste tipologie [quelle attribuite d’ufficio, N.d.A.], dovrà cancellare le rimanenti con una pratica di variazione”.
Non sono indicate tempistiche per effettuare tale operazione, ma è evidente che il produttore dovrà provvedere appena possibile, in quanto la dichiarazione sull’immesso al consumo è propedeutica all’assegnazione delle quote di mercato ai produttori (o terzi che agiscono in loro nome). Se però nella dichiarazione Mud-Aee sono stati indicati correttamente i quantitativi per le categorie di Aee effettivamente immesse sul mercato, così come riclassificate, non sembra sia applicabile alcuna sanzione, in quanto la dichiarazione è formalmente corretta, anche se riporta per una determinata categoria un valore pari a zero. Si suggerisce però, per garantire la coerenza con le categorie di iscrizione al Registro, di effettuare quanto prima la variazione.
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