Pubblicate dall’Ispra le linee guida per supportare le imprese nella scelta dei modelli più efficaci di misurazione della sostenibilità aziendale, anche alla luce dei nuovi obblighi europei di rendicontazione.
Le linee guida, datate 31 gennaio 2023, sono frutto della partecipazione tra l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e il Consorzio universitario in ingegneria per la qualità e l’innovazione (Quinn). Il documento si pone l’obiettivo di fornire un supporto, in particolare per le piccole e medie imprese, nella scelta del modello ottimale per la misurazione del proprio rating Esg (Environmental, social, governance), al fine di effettuare una valutazione sul livello di sostenibilità raggiunto e, dunque, sull’impatto creato dall’organizzazione sull’ambiente e sulle comunità in cui opera. Ricordiamo che dal 2026 si applicheranno anche alle Pmi quotate le disposizioni di cui alla direttiva 2013/34/Ue, per come modificata dalla direttiva 2022/2464/Ue (cd. “Corporate sustainability reporting directive” — Csrd), relative alla rendicontazione di sostenibilità. Tali imprese saranno però esonerate dall’applicazione obbligatoria delle nuove norme fino al 2028.
Il documento, al fine di garantire la scelta del modello ottimale, raccomanda alle imprese di: verificare l’esistenza di un eventuale vincolo nella scelta imposto da clienti, investitori o dal settore di riferimento; verificare la congruenza del modello rispetto alle caratteristiche e necessità dell’impresa, tra cui la dimensione aziendale e lo stadio di evoluzione raggiunto nel percorso di transizione ecologica; effettuare una valutazione dei costi.
Per maggiori informazioni: “Scegliere come misurare la sostenibilità — Linee guida ad una scelta consapevole dei metodi per misurare la sostenibilità ambientale — 2023 — A cura di Giacomo Petrini”.