Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla proposta di direttiva che estende gli obblighi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane a partire dal 2035.
Tra i principali contenuti dell‘accordo politico provvisorio siglato il 29 gennaio 2024, che ora dovrà essere formalmente adottato da entrambe le Istituzioni, spicca l’introduzione dell’obbligo di reti fognarie e di trattamento secondario (ai fini della rimozione della materia organica biodegradabile) per tutti gli agglomerati con più di mille abitanti equivalenti (a.e.) entro la fine del 2035 (cinque anni di tempo in più rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea).
Rispetto alla proposta di direttiva presentata il 26 ottobre 2022, slittano anche i tempi per adempiere ai nuovi obblighi di trattamento terziario (entro il 2039) e quaternario (entro il 2045) da parte degli impianti con carico pari o superiore a 150mila a.e. (la Commissione aveva posto la soglia a 100mila a.e.) e per il raggiungimento dell’obiettivo di neutralità energetica degli impianti di trattamento (2045 invece che 2040).
Confermato infine l’obbligo posto a carico di produttori e importatori di prodotti farmaceutici e cosmetici di contribuire ai costi del trattamento quaternario (minimo 80%) attraverso l’istituzione di sistemi di responsabilità estesa (Epr).