Una lettera di costituzione in mora (primo passo verso il deferimento alla Corte Ue) è arrivata perché l’Italia non ha ancora adottato norme sulle sanzioni per violazione del regolamento 517/2014/Ue sui gas fluorurati a effetto serra (F-gas): il Dpr 146/2018 ha attuato la normativa europea ma manca la disciplina sulle sanzioni (che andava adottata entro il 1° gennaio 2017). L’Italia ha tempo due mesi per rispondere alle contestazioni. È scattato invece il deferimento alla Corte Ue per il mancato recepimento della direttiva 2013/59/Euratom sulla protezione contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti (da recepire entro il 6 febbraio 2018). Dopo due avvertimenti è scattato il deferimento alla Corte di Giustizia Ue. Un primo warning dalla Ue arriva invece per il mancato recepimento della direttiva 2015/2013/Ue su biocarburanti sostenibili.
Secondo avvertimento invece (parere motivato) in materia di acque reflue. La Commissione ha ricordato che l’Italia non ha ancora garantito sistemi di raccolta e trattamento di acque reflue conformi alla direttiva 91/271/Cee in diversi agglomerati con più di 2.000. Sarebbero, secondo la Commissione, 237 gli agglomerati in 13 Regioni a violare la direttiva. L’Italia era già stata “avvertita” il 19 luglio 2018. Ricordiamo che il nostro Paese è già stato condannato per altre violazioni della direttiva 91/271/Cee per gli agglomerati urbani più grandi (sentenze 19 luglio 2012, causa C-565/10 e 10 aprile 2014, causa C-85/13) e sta già pagando pesanti sanzioni pecuniarie.
Documenti di Riferimento