Dal 20 agosto 2023 è in vigore il Dm 3 agosto 2023 che approva il nuovo Piano d’azione per gli acquisti “verdi” della Pubblica amministrazione, la guida per la “scrittura” dei Criteri ambientali minimi (Cam) negli appalti.
Il Dm 3 agosto 2023 nell’approvare l’edizione 2023 del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione abroga e sostituisce il precedente Piano approvato con Dm 11 aprile 2008 e poi integrato dal Dm 10 aprile 2013.
L’aggiornamento, che arriva ad oltre 10 anni dal precedente, si deve alle novità normative nel frattempo intervenute, in modo particolare al Codice appalti ex Dlgs 50/2016 (poi integrato dal Dlgs 56/2017) che ha sancito l’obbligo di applicazione dei Criteri ambientali minimi (Cam) negli appalti pubblici laddove approvati da singoli decreti ministeriali riferiti a beni, servizi o forniture.
Il provvedimento però tiene anche conto del Dlgs 36/2023 recante la nuova disciplina degli appalti pubblici in vigore dal 1° luglio 2023 in sostituzione del Dlgs 50/2016, che ha confermato, seppure con qualche criticità, l’obbligo dei criteri ambientali minimi. Inoltre il Ministero dell’ambiente (insieme quelli dell’economia e delle imprese) nel dettare le azioni per gli acquisti sostenibili delle Amministrazioni pubbliche ha anche considerato i nuovi obiettivi europei in materia di ecoprogettazione, riuso, riciclo più efficiente, lotta alla obsolescenza programmata, nei quali gli appalti verdi delle Amministrazioni pubbliche giocheranno un ruolo importante.
Il Ministero dell’ambiente afferma che nella stesura dei nuovi decreti sui Criteri ambientali minimi e nell’aggiornare quelli esistenti si dovrà “tener conto della proporzionalità degli oneri per l’accesso a seconda del valore posto alla base d’asta e in modo tale da non ostacolare le micro, piccole e medie imprese dalla partecipazione alle gare”.