Il DL 116 del Settembre 2020 ha indicato come tutti gli imballaggi devono essere adeguatamente etichettate per dare una corretta informazione circa la loro destinazione finale al consumatore e per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio.
L’adeguamento è risultato particolarmente difficoltoso per i prodotti cosmetici, caratterizzati da imballaggi piccoli e con un ridotto spazio disponibile. Un problema risolto grazie all’etichetta ambientale digitale (EAD), che tramite una semplice scansione del codice a barre fornisce le indicazioni di smaltimento valide in tutta Italia e consente di evitare di incorrere in pesanti sanzioni.
L’innovativa soluzione è stata sviluppata da Junker, che tramite un’app unica per la raccolta differenziata fornisce ai cittadini tutte le informazioni per smaltire correttamente i rifiuti domestici. Adesso la tecnologia è disponibile anche per le aziende, che possono inserire le informazioni ambientali richieste nel tradizionale codice a barre già presente sulle etichette, geolocalizzando tutte le informazioni per lo smaltimento dell’imballaggio.
Cosmetica e lifestyle hanno scelto la soluzione digitale di Junker App
Bolsius è una grande azienda produttrice di candele profumate, mentre Harbor, tramite il suo brand Phytorelax, produce e distribuisce cosmetici naturali. Le due storiche imprese hanno scelto di adottare la soluzione dell’etichetta ambientale digitale di Junker App, aumentando il proprio impegno a difesa dell’ambiente e, nello stesso tempo, adempiendo all’obbligo imposto dal nuovo decreto.
I vantaggi che si ottengono con l’adozione dell’EAD sono i seguenti:
- Un codice a barre o QR code univoco per tutti gli elementi dell’imballaggio del prodotto
- Eliminazione della necessità di aggiornare l’etichetta fisica
- Informazioni geolocalizzate per il comune del consumatore
- Possibilità di aggiungere informazioni di sostenibilità del marchio o del prodotto
- Adeguamento al nuovo decreto-legge
Sono già oltre 1.6 milioni i prodotti inclusi nel database. Le info per lo smaltimento del packaging sono validate dai principali consorzi di filiera (Comieco, Corepla, Conai, Ricrea, Cial) e da oltre mille comuni e vengono continuamente aggiornate.
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