La Commissione europea ha presentato il 26 febbraio 2025 una proposta di modifica delle norme sulla tassa a carico delle imprese che importano nella Ue beni per la cui produzione è usata una gran quantità di carbonio.
Il meccanismo è denominato “Cbam” (acronimo dall’inglese “carbon border adjustment mechanism”) che significa “aggiustamento del carbonio alle frontiere” ed è stato introdotto dal regolamento 2023/956/Ue. La disciplina sarà operativa dal 2026 e consiste in una sorta di tassa ambientale che garantisce che determinate merci importate paghino un prezzo per le loro emissioni di carbonio, allo stesso modo con cui lo pagano le imprese europee che producono i medesimi prodotti nel territorio dell’Unione.
Per alleggerire gli oneri economici a carico dei piccoli importatori, la proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea prevede di introdurre una soglia superata la quale scattano gli obblighi previsti dalla disciplina.
Si pagherebbe la tassa solo superata l’importazione annua di 50 tonnellate di merci colpite dal “meccanismo Cbam”. In questo modo i piccoli importatori sarebbero fuori dagli obblighi.
Parallelamente la proposta riduce gli adempimenti burocratici per le aziende che invece restano soggette alle regole. Verrà modificata l’autorizzazione all’importazione dei beni e ridimensionate le modalità di rendicontazione.