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Carbonio alle frontiere, slitta termine dichiarazione

di Francesco Petrucci

Data 03/02/2024
Tipo Aggiornamento normativo
Osservatprio Normativa Ambientale - ReteAmbiente

Ci sono 30 giorni in più per presentare la dichiarazione delle merci importate soggette al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere scaduta al 31 gennaio 2024.

Il Ministero dell’ambiente ha comunicato che la Commissione europea ha reso disponibile dal 1° febbraio 2024 sul Registro transitorio “Cbam” (meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere) una nuova funzionalità che consentirà ai soggetti obbligati di chiedere la presentazione ritardata usufruendo di 30 giorni supplementari per inviare il rapporto “Cbamdel quarto trimestre 2023 la cui scadenza era il 31 gennaio 2024. Non saranno applicate sanzioni.

Si ricorda che con il regolamento 2023/956/Ue è stata introdotta una nuova entrata fiscale destinata al bilancio dell’Unione europea basata, sul cd. “meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere” (“Carbon border adjustment mechanism” in acronimo Cbam): in pratica si applica un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie, paragonabile a quello sostenuto per gli stessi prodotti dai produttori Ue nel mercato interno ai sensi del vigente sistema di scambio delle quote di emissione (Emission trading system Ue).

Per il periodo transitorio che durerà fino al 31 dicembre 2025 il tributo non sarà applicato alle merci importate ma gli operatori obbligati dovranno solo inviare informazioni sulle quantità dei prodotti in entrata soggetti al meccanismo “Cbam” compresa la valutazione delle emissioni incorporate.

A regime dal 1° gennaio 2026 si comincerà a pagare e la prima dichiarazione “Cbam”, relativa alle merci importate nell’anno civile 2026, dovrebbe essere presentata entro il 31 maggio 2027.

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