Lucart, multinazionale specializzata nella produzione di carta igienica, ha presentato il suo nuovo rapporto di sostenibilità 2021 in un evento intitolato Carta Canta.
Sono diversi i risultati ottenuti dal gruppo, anche in ambito di economia circolare:
- Raggiunta la totale riciclabilità e compostabilità degli imballaggi;
- Recuperati l’80% dei rifiuti;
- Riduzione dei consumi d’acqua del 23% dal 2013. Del 13% per quanto riguarda l’energia;
- Riduzione delle emissioni CO2 del 14,9% dal 2014.
Lo studio LCA (Life Cycle Assessment) dellA carta igienica
Durante l’evento sono stati presentati i risultati di uno studio LCA che paragona gli impatti ambientali del ciclo di vita di due carte igieniche Lucart: una realizata in cellulosa vergine e l’altra da fibre di carta riciclata. Quest’ultima ha fatto registrare prestazioni di gran lunga superiori, ottenendo una riduzione delle emissioni del 23%, un risparmio di acqua del 23% e un 80% del consumo di risorse rinnovabili.
Oggetti di design e pallet da brick di cartone
Lucart è attivo nella produzione di brick di cartone per bevande. L’azienda è anche uno dei principali attori coinvolti del recupero dei materiali che compongono il Tetra Pak (carta, alluminio e plastica). Dal perfezionamento di un impianto di granulazione del residuo composto da plastica e alluminio è recentemente nata la Newpal SpA, con l’obiettivo di produrre pallet in plastica riciclata.
I pallet “Greenplast” possono essere riutilizzati numerose volte, senza quindi essere immessi in discarica ma consentendo un reinserimento nei processi produttivi in ottica di economia circolare.
Per approfondire: Lucart, la carta che canta circolarità