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Come organizzare un evento circolare?

di Circularity

Data 02/10/2024
Tipo Caso studio
eventi

Il fattore sostenibilità ha ormai penetrato qualsiasi tipo di attività. Anche di chi si occupa di organizzare eventi. Conferenze, feste e  meeting: le aziende sentono il dovere di mostrare il loro impegno ambientale anche nei raduni.

Ma quali sono le linee guida per organizzare un evento circolare a ridotto impatto ambientale? Tra sfide e opportunità, ecco una serie di raccomandazioni che ogni event manager dovrebbe sempre considerare. 

Gli impatti dei grandi eventi

I grandi eventi spesso producono notevoli quantità di rifiuti, consumano molta energia e generano emissioni di anidride carbonica a causa dello spostamento di persone e merci.  

Secondo uno studio di MeetGreen, un tipico evento di 3 giorni con 1.000 partecipanti produce circa 530 tonnellate di emissioni di CO₂, equivalenti al consumo di 1.233 barili di petrolio. In ogni campo, dall’abbandono della plastica monouso al tipo di illuminazione ad alta efficienza energetica, l’approccio all’organizzazione degli eventi deve diventare più circolare.

Diventa così compito degli event manager progettare pratiche virtuose che possano eventualmente ispirare i propri clienti e partecipanti. 

Scegliere una location green

Scegliere la location giusta è fondamentale per organizzare eventi sostenibili. È raccomandabile optare per sedi con certificazioni come LEED o ISO 20121, che garantiscono il rispetto di rigorosi standard ambientali. 

L’ubicazione della sede dovrebbe essere scelta in modo da incentivare le persone a scegliere mezzi pubblici a basso impatto ambientale.

Vivendo in un’era digitale le agenzie di eventi possono sfruttare la tecnologia per organizzare meeting virtuali che eliminano del tutto gli spostamenti. Le piattaforme di eventi virtuali e ibridi ampliano la portata dell’audience  riducendo i viaggi e il consumo di risorse.

Considerare strategie di riduzione dei rifiuti

La gestione rifiuti è un altro pezzo fondamentale del puzzle della sostenibilità. Implementare programmi di raccolta differenziata e di riciclo garantisce un corretto smaltimento dei rifiuti.

Ma il miglior rifiuto è quello che non si produce. È infatti essenziale ridurre l’uso della plastica monouso, incoraggiare l’uso di contenitori riutilizzabili e mettere a disposizione stazioni di ricarica dell’acqua. 

Se non ci sono molte opzioni riutilizzabili, l’ideale è assicurarsi perlomeno materiali ad alta riciclabilità, come la plastica PET, polimero di cui sono fatte le tipiche bottiglie di acqua, o la carta. 

È preferibile optare per una comunicazione digitale rispetto alla carta stampata. Inoltre sarebbe bene distribuire (se necessario) gadget promozionali con materiali riciclati.  Anche lo spreco alimentare è un problema che tocca soprattutto i grandi eventi. Grazie a una pianificazione accurata delle porzioni, donando il cibo in eccesso e promuovendo il riuso attraverso il compostaggio, si possono ridurre gli scarti. ù

Rendi efficiente il tuo evento

L’energia e l’efficienza energetica fanno parte di un’altra area in cui è possibile fare la differenza. Un buon primo step sarebbe utilizzare fonti di energia rinnovabile per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Implementare apparecchiature ad alta efficienza energetica possono ridurre il consumo energetico e il costo della bolletta.

L’illuminazione a LED, ad esempio, che utilizza molta meno energia rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza, e i sistemi audio e video ad alta efficienza energetica, possono avere un impatto positivo. 

Infine l’integrazione di sistemi intelligenti di gestione dell’energia per monitorare e ottimizzare l’utilizzo dell’energia durante l’evento possono migliorare l’impronta ambientale dell’evento. 

I Criteri Ambientali Minimi

Nel caso di eventi culturali organizzati in Italia con appalti pubblici e finanziati, promossi o organizzati da pubbliche autorità, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede l’adozione di Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Si tratta nello specifico di 23 criteri obbligatori e 13 facoltativi. I CAM possono essere d’aiuto anche per chi organizza eventi e non è obbligato a rispettarli. 

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