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Imballaggi e relativi rifiuti, c’è l’accordo Ue

di Francesco Petrucci

Data 06/03/2024
Tipo Aggiornamento normativo
Osservatprio Normativa Ambientale - ReteAmbiente

I rappresentanti di Parlamento europeo e Consiglio Ue il 4 marzo 2024 hanno chiuso l’accordo sulla proposta di regolamento imballaggi, con obbligo di riciclabilità e minimizzazione delle sostanze pericolose. La proposta di regolamento dovrà ora ottenere il via libera dal Comitato dei rappresentanti (Coreper) per il Consiglio Ue e dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo e poi essere finalizzato formalmente dalle due Istituzioni (Parlamento europeo e Consiglio Ue).

Una volta in vigore sostituirà la storica direttiva 94/62/Ce. Confermati i target 2030 e 2040 sul contenuto minimo di materiale riciclato negli imballaggi in plastica esclusi quelli compostabili e quelli in cui la plastica è meno del 5% del peso totale dell’imballaggio. Inoltre entro il 2029 gli Stati membri dovranno garantire la raccolta differenziata di almeno il 90% annuo di bottiglie di plastica monouso e contenitori di bevande in metallo.

Lotta agli imballaggi ingombranti senza motivo: produttori e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo. l testo fissa nuovi obiettivi vincolanti di riutilizzo al 2030 e obiettivi indicativi al 2040 che variano a seconda della tipologia di imballaggio. Infine arriveranno restrizioni su alcuni formati di imballaggio.

Ad essere coinvolti gli imballaggi in plastica monouso per frutta e verdura, per alimenti e bevande, condimenti, salse nel settore Horeca (alberghi e ristorazione), i prodotti monodose di plastica tipo shampoo o sapone offerti negli alberghi, e i sacchetti di plastica leggeri (quelli usati nei supermercati per i prodotti sfusi o il pesce).

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