News

Intacture, il data center nella roccia

di Circularity

Data 04/12/2025
Tipo Caso studio

Se la circolarità è soprattutto riutilizzo di materia, anche la riconversione di spazi minerari rientra a pieno titolo tra le pratiche di economia circolare che riducono l’impatto ambientale globale. Anche di attività energivore come i data center. Per toccare con mano un esempio virtuoso di questo tipo di riqualificazione in ottica circolare è necessario andare duecento metri sotto terra, nel cuore pulsante delle Dolomiti trentine. Qui, incastonato in una montagna della Val di Non, a 40 km a nord di Trento, sorgerà Intacture, il primo data center in Europa in una miniera attiva.

Presentato ufficialmente il primo ottobre dello scorso anno, il progetto da 50 milioni di euro offrirà un ambiente naturale per ospitare una delle infrastrutture digitale più richieste al mondo: i data center. Intacture infatti occuperà parte degli 80mila metri quadrati potenziali della miniera dell’azienda Tassullo che parzialmente già ospitano celle ipogee ricavate dall’estrazione di dolomia per la conservazione di mele, fermentazione di spumante e altre applicazioni.

La costruzione di una data center in spazi minerari permette di minimizzare il consumo di suolo, criticità sempre più rilevante nelle aree industriali e urbane. Questo approccio applicato ad una miniera attiva trasforma il progetto dei vuoti di cava – ovvero gli spazi derivanti dall’attività estrattiva – in ambienti preziosi che anziché rimanere inutilizzati possono ospitare attività produttive, in un’ottica di circolarità delle risorse.

Sicurezza e risparmio energetico

Ideato da Trentino DataMine e cofinanziato dal PNRR per 18,5 milioni di euro, l’impianto rappresenta una barriera capace di assicurare un altissimo livello di sicurezza elettromagnetica, digitale, idrogeologica e fisica, proteggendo la struttura anche da eventi naturali e persino da incidenti aerei.

Il patrimonio di dati che sarà ospitato nell’infrastruttura rimarrà dunque protetto e “intatto”, assicura la provincia autonoma di Trento. Intactrure inoltre sfrutterà il raffreddamento costante della miniera a 600 metri di altitudine, riducendo significativamente i consumi energetici. Per quanto riguarda l’approvvigionamento, invece, l’elettricità consumata dal centro proverrà da fonti rinnovabili.

Secondo quanto riportato dal magazine Materia Rinnovabile, che ha visitato la miniera, il cavedio di 40 metri è stato trasformato in una costruzione di 14 piani sotterranei, dove ascensori, scale e impianti si intrecciano in una coreografia perfetta di funzionalità. Circa 60 persone lavorano ogni giorno in questo formicaio tecnologico, molte delle quali provengono dal territorio locale, perché anche nella selezione dei fornitori la priorità è stata data alle aziende trentine.

“Con questo progetto diventiamo oggi un punto di riferimento europeo nella ricerca e sviluppo, contribuendo alla creazione di uno dei pochi poli di innovazione digitale green a livello globale”, ha commentato il rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian. “Credo che l’innovazione sostenibile sia una delle chiavi per costruire un domani migliore, e ciò che realizzeremo insieme e gestiremo nel partenariato pubblico-privato è rivolto a creare soluzioni che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, oggi e per il futuro”.

L’ecosistema minerario Tera

Le attività di scavo per il data center sono andate avanti mesi, con la movimentazione di circa 63.000 tonnellate di roccia, un volume di materiale corrispondente a circa 20 piscine olimpiche. L’azienda mineraria Tassullo utilizzerà la dolomia estratta per la realizzazione di prodotti e tecnologie per l’edilizia e il restauro in un’ottica di economia circolare.

 Oltre a Intacture, l’ecosistema minerario, chiamato TERA (dal greco “cosa portentosa”) include altre attività: oltre all’estrazione mineraria dallo stoccaggio di 2,5 milioni di bottiglie di vino e 40mila tonnellate di mele e 1.200 forme di formaggio.

L’utilizzo di questi spazi minerari è stato reso possibile da una norma ad hoc della Provincia Autonoma di Trento, che consente – in esclusiva sul territorio nazionale – di modificare la destinazione d’uso delle cave durante le varie fasi di progettazione.


Ti potrebbero interessare
Intacture, il data center nella roccia

Intacture è il primo data center in Europa in una miniera attiva, nel cuore della montagna del Trentino

Leggi adesso arrow_right
Gestire meglio i rifiuti con l'AI e blockchain

L’intelligenza artificiale e la blockchain stanno trasformando la gestione dei rifiuti, rendendo la raccolta e lo smistamento sempre più efficienti…

Leggi adesso arrow_right
sigarette elettroniche
Recycle-Cig, la raccolta delle sigarette elettroniche usa e getta

Recycle-Cig è un progetto di Logista Italia che assicura il ritiro delle sigarette elettroniche esauste in 30mila tabaccherie in Italia

Leggi adesso arrow_right