Cassette di legno per l’ortofrutta, fusti di legno e pallet. Sono questi gli imballaggi in legno che in Italia vengono recuperati, riutilizzati o riciclati più comunemente. Nel 2023 Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi in legno, ne ha portati a riciclo quasi il 65%, superando ancora ampiamente il target di riciclo del 30% fissato nuovo regolamento europeo (PPWR).
I dati positivi di Rilegno
Sono 1.641.938 le tonnellate di legno raccolte e avviate a riciclo nel 2023 dal sistema Rilegno. Rispetto al 62% del 2022 il riciclo lo scorso anno è cresciuto di quasi tre punti percentuali, con 909.000 tonnellate di pallet rigenerati e reimmessi al consumo.
Secondo il Rapporto sull’attività svolta dal consorzio, Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno e gestisce una filiera che si basa su 1.957 consorziati, 384 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 16 impianti di riciclo. Non solo un impegno per un mondo sempre più sostenibile, ma anche una risorsa economica che dà vita a una vera economia circolare importante per il paese.
Il riciclo consente infatti di generare nuova materia e quindi nuovi prodotti. Il 95% del materiale legnoso riciclato viene utilizzato per la creazione di pannelli truciolari, linfa vitale per l’industria del mobile, e altri prodotti come pallet block, blocchi di legno cemento per l’edilizia, biofiltri, pasta di legno destinata alle cartiere e compost.
Un sistema che genera un impatto economico stimabile in circa 3,1 miliardi di euro, oltre 10.000 posti di lavoro e un “risparmio” nelle emissioni di CO₂ pari a 1,8 milioni di tonnellate.
Tuttavia Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, crede che dal punto di vista normativo sia necessarie delle modifiche. “Un punto su cui credo valga la pena prestare attenzione è che il legno pur essendo un materiale che cresce in natura, non è considerato nella attuale normativa, ai fini della raccolta differenziata, un materiale compostabile. Sarebbe opportuno un intervento nella normativa europea EN di riferimento che definisca il legno come materiale compostabile, in quanto materiale bio per eccellenza”, ha dichiarato Semeraro.
Aumenta il riutilizzo del legno
A crescere è anche il comparto del riutilizzo del legno, con 909.210 tonnellate di pallet rigenerati e reimmessi al consumo, praticamente oltre 70 milioni di pezzi. La rigenerazione e il riutilizzo degli imballaggi in legno è sempre stata considerata un’attività strategica da Rilegno ed è una pratica diffusa tra le imprese consorziate.
A livello territoriale, nel riutilizzo, è la Lombardia a primeggiare con 264.860 tonnellate (il 29% del totale), seguita dal Piemonte con 133.754, dal Veneto con 110.849, dall’Emilia-Romagna con 108.883 e dalla Toscana con 101.364.
Anche per Nicola Semeraro, “il dato da sottolineare è quello del riutilizzo, su cui Rilegno ha sempre puntato […]. Questo risultato così importante, raggiunto in un mercato grande come quello italiano che è secondo solo a quello tedesco, ha un impatto determinante in relazione all’immesso al consumo con conseguenze positive a livello ambientale ed economico.”