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Materie prime riciclabili, aumenta export Ue

di Tiziana Giacalone, ReteAmbiente

Data 07/05/2021
Tipo Aggiornamento normativo

Lo comunica Eurostat pubblicando il 29 aprile 2021 i dati sulle esportazioni e importazioni delle materie prime riciclabili dell’Unione europea nel 2020. Rispetto al 2004 il volume delle esportazioni di questi materiali è aumentato del 70%. Quasi la metà di tutte le esportazioni Ue dei materiali che lo scorso anno sono stati reimmessi nel circuito di produzione sono costituite da metalli ferrosi (45,3% ovvero 17, 4 milioni di tonnellate); carta e cartone sono al secondo posto con il 15,8% (6,1 milioni di tonnellate) e scorrendo l’elenco c’è anche la plastica con 2,4 milioni di tonnellate contro le 0,7 importate. I prodotti animali e vegetali esportati l’anno scorso sono pari a 4,6 milioni di tonnellate mentre quelle importate corrispondono a 25 milioni, rappresentando oltre la metà di tutte le importazioni di materie prime riciclabili. Subito dopo c’è il legno, con 5,8 milioni di tonnellate, seguito dai materiali ferrosi con 4 milioni di tonnellate.

Tra i Paesi che ricevono le esportazioni di materie prime riciclabili dall’Ue c’è la Turchia (circa 14,4 milioni di tonnellate nel 2020 rispetto a 12,0 milioni di tonnellate nel 2019) seguita dal Regno Unito. Mentre Brasile e Argentina sono i paesi da cui l’Unione europea importa più materie prime: 8,6 milioni di tonnellate dal primo e 7,3 dal secondo.

Per maggiori informazioni si consulti il portale Eurostat.

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