Il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali afferma l’allineamento del Piemonte agli obiettivi Ue 2030 e delinea percorsi per promuovere la sostenibilità ambientale nelle imprese, con l’obiettivo di ridurre la produzione di scarti.
Il nuovo documento di programmazione regionale approvato con deliberazione Consiglio regionale 15 aprile 2025, n. 71-9117 e pubblicato a fine aprile 2025 sostituisce il precedente del 2016. Intende conformare gli obiettivi del Piemonte a quelli per il 2030 imposti dall’aggiornamento della disciplina europea sui rifiuti avvenuta nel 2018.
Si tratta delle norme Ue del “pacchetto economia circolare” recepito dall’Italia con il decreto legislativo 116/2020 di modifica del Codice ambientale (Dlgs 152/2006). Il Piano evidenzia le principali azioni che guideranno la Regione, in primo piano quelle di riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti speciali.
A queste si affiancano il favore verso il riciclo e l’agevolazione allo sviluppo di impianti che valorizzino il principio di “prossimità” (cioè che siano vicini al luogo di produzione dei rifiuti).
E proprio per migliorare la riduzione dei rifiuti speciali e minimizzare la pericolosità degli stessi, la Regione intende promuovere accordi, anche settoriali, con il mondo delle imprese, valorizzando l’ecodesign dei prodotti, passo fondamentale per la durabilità dei beni. La Regione inoltre vuole spingere le aziende ad adottare certificazioni ambientali (anche con iniziative formative).
Infine l’Ente ha in animo di ridurre le spese istruttorie dei procedimenti delle autorizzazioni ambientali e di premiare le imprese maggiormente “sostenibili” in sede di assegnazione di fondi regionali.
Quanto alle aree dove si possono o non si possono realizzare gli impianti il Piano regionale rimanda a quanto già stabilito dalla pianificazione sui rifiuti urbani (deliberazione Consiglio regionale 9 maggio 2023, n. 277-11379) le cui indicazioni valgono anche per le strutture di recupero e smaltimento dei rifiuti speciali.