Pubblicata la direttiva 2022/2464/Ue che aggiorna le norme Ue sulle informazioni delle imprese sulla sostenibilità ampliando il campo di applicazione e introducendo obblighi di comunicazione “dettagliata”, anche in un’ottica di lotta al greenwashing.
La direttiva (cd. “Corporate sustainability reporting directive — Csrd”), in vigore dal 5 gennaio 2023, modifica la direttiva 2013/34/Ue sulle informazioni di carattere non finanziario delle imprese attraverso l’introduzione di disposizioni ad hoc sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese. Tutto ciò al fine di garantire, in linea con gli obiettivi del Green deal europeo, maggiore trasparenza e affidabilità dei dati e contrastare la diffusione di pratiche commerciali scorrette, tra cui quella meglio nota come “greenwashing” (strategia commerciale utilizzata da alcune aziende per dare un’immagine “verde” alla propria filiera produttiva in termini di ridotto/assente impatto ambientale).
Tra le novità la previsione di requisiti più dettagliati di comunicazione dei report relativi agli aspetti ambientali, sociali e di governance dell’impresa (cd. Esg — Environmental, social, governance) e la diffusione gratuita ed accessibile, oltre ai bilanci di esercizio, delle relazioni sulla gestione redatte dalle imprese.
I nuovi obblighi si applicheranno progressivamente a partire dal 2024: alle imprese di grandi dimensioni e a tutte le imprese quotate in mercati regolamentati (eccetto le microimprese); alle imprese non europee con ricavi superiori a 150 milioni di euro nell’Unione e un’impresa figlia o una succursale nell’Ue; alle piccole e medie imprese quotate nei mercati regolamentati dell’Ue (esonerate però dall’applicazione obbligatoria delle nuove norme fino al 2028). Le piccole e medie imprese non quotate potranno invece sempre decidere di aderire agli standard di comunicazione su base volontaria.