Sul riciclaggio rifiuti sicuro e stando a quanto si legge in un comunicato stampa pubblicato dalla stessa Echa il 9 settembre 2019, i produttori, gli importatori e i venditori di articoli e prodotti contenenti sostanze Svhc “candidate” – le quali, potendo avere gravi effetti su salute umana e ambiente, sono state identificate come “substances of very high concern” ed aggiunte all’elenco di sostanze candidate a essere definitivamente incluse nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione “Reach” — saranno obbligati a fornire, oltre ai dati necessari per l’identificazione dell’articolo/prodotto, anche le informazioni relative a nome, concentrazione e posizionamento della sostanza.
Le informazioni in questione entreranno a far parte del nuovo database SCIP (un primo prototipo dovrebbe entrare in funzione ad inizio 2020) e potranno essere utilizzate dagli operatori di trattamento dei rifiuti al fine di consentire un riciclaggio o uno smaltimento più sicuro a livello ambientale degli stessi articoli e prodotti giunti a fine vita. Le informazioni saranno messe a disposizione anche dei consumatori che così potranno effettuare scelte più informate prima di effettuare acquisti sul mercato.
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