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Rifiuti organici, Eurostat: il 46% da filiera alimentare

di Francesco Petrucci

Data 02/10/2024
Tipo Aggiornamento normativo
Osservatprio Normativa Ambientale - ReteAmbiente

Nel 2022, secondo i dati diffusi dall’Unione europea il 27 settembre 2024 il 46% dei rifiuti organici nell’Unione è stato prodotto dalla filiera dell’alimentare, mentre il restante 54% arriva dalle famiglie.

In particolare il 19% dei rifiuti arriva dall’industria degli alimentari e delle bevande, l’11% dalla ristorazione, l’8% dai negozi di alimentari e l’8% dalla produzione primaria (fattorie, settore agricolo). Nel 2022, nell’Unione sono stati sprecati circa 132 chilogrammi di cibo per abitante.

In totale, l’Ue nel 2022 ha prodotto 59,2 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari sia commestibili che non commestibili. Ricordiamo che dal 2024 in tutta l’Unione europea è obbligatorio raccogliere i rifiuti organici separatamente dagli altri rifiuti usando appositi contenitori. In Italia l’obbligo è in vigore dalla fine del 2021.

Secondo gli ultimi dati dell’Ispra (Istituto superiore protezione e ricerca ambientale) in Italia nel 2022 sono state raccolte quasi 7,4 milioni di tonnellate di rifiuti organici, con un aumento del 3% rispetto al 2020.

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