A dettare le regole la Dgr 7 agosto 2020, n. 1309 in vigore dal 25 agosto 2020 che, come previsto dalla Lr 27 marzo 2018, n. 8, ha stanziato 1 milione di euro per interventi volti all’eliminazione di situazioni di degrado ambientale e paesaggistico e del rischio sanitario legato alla presenza di rifiuti abbandonati sul territorio in aree private. I soldi vengono dal tributo speciale per lo smaltimento di rifiuti solidi (“ecotassa“). La legge sull’ecotassa 549/1995 prevede infatti che i soldi del tributo finiscano in un fondo regionale per interventi di risanamento ambientale. Il contributo della Regione finanzia interventi di rimozione dei rifiuti depositati sul suolo, eseguiti a partire dal 1° gennaio 2020, in corso e/o da eseguire, compreso il trasporto e il conferimento ad impianto autorizzato.
Un apposito avviso darà il via alle domande (selezionate in base all’ordine di arrivo). Il contributo ai Comuni sarà riconosciuto in caso di intervento eseguito in danno a seguito di emanazione di ordinanza sindacale ex articolo 192 del Dlgs 152/2006 e accertamento dell’inottemperanza all’ordine da parte del responsabile della violazione, o nel caso il Comune abbia eseguito l’intervento quando è stato impossibile individuare il responsabile e sia stata accertata la non responsabilità del titolare dell’area in cui i rifiuti sono abbandonati.
Documenti di riferimento:
Dgr Puglia 7 agosto 2020, n. 1309
Concessone di contributi ai Comuni per interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree private – Fondo “ecotassa”, Lr 27 marzo 2018, n. 8
Lr Puglia 27 marzo 2018, n. 8
Disposizioni in materia di tributo speciale per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi (Ecotassa)
Ecotassa, funzionamento e quadro normativo regionale