Con il via libera definitivo del Consiglio Ue del 30 maggio 2024 che arriva dopo quello del Parlamento, si è chiuso l’iter di approvazione della direttiva sul diritto dei consumatori alla riparazione dei prodotti.
Il provvedimento, pronto per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, introduce — insieme alla direttiva sulla garanzia dei beni di consumo 2019/771/Ue (recepita col Dlgs 170/2021) che viene all’uopo modificata -disposizioni e obblighi per i produttori di beni che consentiranno ai consumatori di rendere la riparazione dei prodotti più interessante e conveniente di un nuovo acquisto o della sostituzione.
I produttori saranno tenuti a riparare i prodotti che sono tecnicamente riparabili ai sensi della normativa dell’Unione, attualmente quelli coperti dalle disposizioni sull’ecodesign, il cui numero potrà essere aumentato dalla Commissione Ue in futuro. L’obbligo è escluso se la riparazione è impossibile. La riparazione è gratuita o fornita dietro un prezzo ragionevole. I fabbricanti non posso rifiutarsi di riparare i beni soggetti all’obbligo per il solo fatto che c’è già stata una precedente riparazione. Il consumatore si potrà rivolgere a chiunque per il lavoro.