Gli incendi che hanno colpito il Sud della California all’inizio di gennaio non hanno solamente raso al suolo interi quartieri di Los Angeles come Pacific Palisades e Eaton. Una volta estinte le fiamme, restano le macerie degli oggetti che sono bruciati: macchine, dispositivi elettronici, frigoriferi e tutto ciò che solitamente si tiene in casa.
Diventati ceneri potenzialmente tossiche per la salute umana e per l’ambiente, i rottami e rifiuti bruciati devono essere smaltiti e gestiti secondo un protocollo che ha suscitato proteste da parte dei cittadini.
La spiaggia come centro di smistamento rifiuti
Secondo le stime dei vigili del fuoco della California, gli incendi di Palisades e Eaton hanno distrutto rispettivamente oltre 6.800 e 9.400 strutture. La rimozione dei detriti rappresenta una sfida complessa, poiché include il trattamento di veicoli bruciati, materiali domestici e rifiuti pericolosi.
Il corpo degli ingegneri dell’esercito stima che sarà necessario rimuovere 4.250.000 tonnellate di ceneri e detriti strutturali. Per questo il piano dell’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA) prevede l’utilizzo temporano della spiaggia di Will Rogers a Los Angeles come sito per lo smistamento di rifiuti tossici.
Al momento, la bonifica di Palisades si sta concentrando sulla fase 1, ovvero la rimozione di materiale pericoloso. Così l’EPA ha schierato più di 1.000 persone qualificare per rimuovere, smistare, consolidare e trasportare via con i camion qualsiasi oggetto pericoloso.
I funzionari affermano che i siti di allestimento devono essere grandi almeno cinque acri e preferibilmente asfaltati, in modo che i camion possano entrare e uscire e possano stendere grandi teli di plastica e recinzioni per contenere la polvere.
Situata lungo la costa del Pacifico, la spiaggia di Will Rogers è una popolare destinazione turistica e ricreativa, e i residenti temono che la presenza di rifiuti tossici possa compromettere la sicurezza della zona. Uno dei manifestanti, che vive nelle vicinanze, ha dichiarato al Guardian: “Non vogliamo che questa splendida spiaggia venga trasformata in un sito di smistamento di materiali tossici. Il rischio di contaminazione è troppo alto.”
Le conseguenze ambientali degli incendi
Tra i detriti pericolosi si trovano sostanze altamente o potenzialmente tossiche come:
- Amianto: spesso presente nei materiali isolanti di edifici più vecchi, se inalato può causare gravi malattie polmonari.
- Metalli pesanti: piombo, mercurio e arsenico possono essere rilasciati da batterie, tubature e vernici bruciate, con effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente.
- Residui chimici: solventi, vernici e pesticidi presenti nelle case e nelle aziende distrutte dagli incendi possono contaminare il suolo e le falde acquifere.
- Microplastiche e particelle tossiche: derivanti dalla combustione di materiali plastici e sintetici, possono disperdersi nell’aria e nell’acqua.
L’EPA ha dichiarato che prevede di completare la pulizia dei materiali tossici entro un mese, ma operazioni simili in passato hanno richiesto tempi più lunghi. Intanto i funzionari dell’agenzia hanno assicurato che verranno adottate tutte le misure necessarie per minimizzare i rischi ambientali.
Un’alternativa a Topanga Canyon
Inizialmente, l’EPA aveva considerato Topanga Canyon come sito per lo smistamento dei rifiuti, ma anche questa proposta è stata fortemente contestata dalla comunità locale. Topanga Canyon è un’area naturale protetta, caratterizzata da una ricca biodiversità e attraversata da sentieri escursionistici molto frequentati.
Gli abitanti e le associazioni ambientaliste hanno espresso timori per l’impatto negativo che il deposito di rifiuti tossici potrebbe avere sulla fauna locale e sul fragile ecosistema del canyon.
Inoltre, la zona è soggetta a frequenti smottamenti e incendi, il che rende ancora più pericoloso lo stoccaggio temporaneo di materiali pericolosi. I residenti hanno sottolineato che un’eventuale contaminazione delle falde acquifere potrebbe avere conseguenze devastanti per la vegetazione e la fauna del parco.
A seguito delle proteste, l’EPA ha deciso di abbandonare l’idea di utilizzare Topanga Canyon, concentrandosi invece su alternative come la spiaggia di Will Rogers, che però ha suscitato altrettanta opposizione da parte della comunità locale.
Le autorità locali e le organizzazioni ambientaliste stanno cercando siti alternativi meno sensibili dal punto di vista ecologico e più adeguati per la gestione dei materiali pericolosi. L’obiettivo è garantire una pulizia efficace senza mettere a rischio la salute pubblica e l’integrità ambientale della costa di Los Angeles.