Il settore industriale italiano (anche quello dell’occhialeria) sta virando sempre di più verso modelli di economia circolare, grazie anche alla spinta della normativa europea che negli ultimi anni ha iniziato ad incentivare progetti volti al recupero, riutilizzo e riciclo dei materiali immessi sul mercato.
Circularity, in questo contesto, supporta le imprese a sviluppare filiere integrate di raccolta, recupero e valorizzazione dei prodotti una volta raggiunto il fine vita, con un approccio trasversale per tutte le fasi dello studio. In ciascuna fase, i prodotti oggetto d’analisi vengono valutati attraverso dei KPI specifici che permettono di quantificare gli impatti ambientali, economici e sociali associati, consentendo la selezione dello scenario di valorizzazione di maggior rilievo strategico: in primis, misurando il livello di circolarità dei prodotti in questione. Da qui Circularity analizza le caratteristiche tecniche dei prodotti potenzialmente recuperabili con lo scopo di studiare la disponibilità e la recuperabilità delle singole componenti e di caratterizzarne i flussi di materiali in ottica di valutazione dei potenziali scenari di valorizzazione.
SAI DI CHE MATERIALI SONO FATTI GLI OCCHIALI?
L’acetato di cellulosa è il materiale plastico più utilizzato per realizzare le montature degli occhiali. Nel contesto generale del mercato delle plastiche è riconducibile a quello di un così detto Engineering polymer. Tali materiali presentano volumi produttivi a ordini di grandezza inferiori rispetto ai così detti Commodity polymers, offrendo tuttavia proprietà molto specifiche per il settore target.
Dal punto di vista dell’acetato riciclato, lo stesso mercato che genera lo scarto potrebbe diventare il naturale utilizzatore del riciclato; ma il materiale riciclato ha un valore solamente a patto che esso riesca a soddisfare le stesse proprietà del polimero vergine. Infine, va considerato anche l’elevato uso di additivi necessari per una certa applicazione (es. Coloranti, plasticizzanti, stabilizzanti ecc.), i quali si mischiano in modo incontrollato nel caso di un riciclo meccanico.
In alternativa all’acetato di cellulosa, anche la poliammide (detta comunemente nylon), una resina termoplastica robusta e flessibile ad alta performance, viene utilizzato per la fabbricazione di alcune tipologie di occhiali, avendo un aspetto simile all’acetato. Il cosiddetto Nylon 6,6 è un materiale dalle ottime proprietà meccaniche tali da indentificarlo come sostituto ai metalli in molte applicazioni (es. automotive).
LA POSSIBILE CIRCOLARITà PER IL SETTORE DELL’OCCHIALERIA
Mediante l’utilizzo della Circularity Platform, vengono caratterizzati i flussi di materiali in ingresso ed in uscita da un processo aziendale al fine di creare un matching fra le imprese che hanno scarti di produzione con chi è abilitato alla raccolta e al trasporto, con chi li recupera e trasforma e con chi, infine, li reintroduce in un nuovo ciclo produttivo. L’obiettivo è quello di analizzare gli impianti di riciclo presenti sul territorio nazionale al fine di valutare le differenti modalità di recupero/riciclo che potrebbero essere applicate nel caso specifico. Vengono poi analizzati i possibili scenari di applicazione dei materiali secondari generati dal processo di recupero: open-loop e closed-loop.
Nel primo caso (open-loop) si tratta di un recupero/riciclo volto all’utilizzo della materia riciclata da parte di aziende terze: i prodotti derivati possono essere di diversa natura e utilizzati in diversi settori in base alle caratteristiche del materiale. Il secondo caso (closed-loop) è uno scenario in cui viene analizzata la fattibilità di reinserimento della materia riciclata/recuperata all’interno del ciclo produttivo dell’Azienda, andando a sostituire la materia prima vergine per lo sviluppo di nuovi prodotti.
Infine, il metodo di costruzione di questo tipo di progetti di economia circolare, come sviluppato per l’ambito occhialeria, viene impostato per essere presentato ad una call for proposals europea o nazionale. Il team dell’area R&D di Circularity monitora costantemente nuovi bandi in uscita e, una volta individuato uno specifico bando pertinente con il progetto in oggetto, supporta le imprese nella scrittura e presentazione.