Le aziende del mondo agroalimentare sono state pioniere nell’integrazione delle tematiche ESG all’interno delle proprie organizzazioni. Ciò è dovuto alla grande importanza della sostenibilità delle materie prime in questo settore, in cui il BIO è un esempio di soluzione. Inoltre, i consumatori finali sono hanno posto nel tempo maggiore attenzione nei confronti di queste tematiche.
I trend di consumo hanno fatto si che i principi ESG colpissero in breve tempo non solo il settore agroalimentare, ma anche le filiere associate, tra le quali emerge la filiera mangimistica.
Progeo S.r.l. è una realtà che si colloca in entrambi i settori citati grazie alla produzione di farine e di mangimi destinati a molti tipi di allevamenti e non solo. L’azienda si posiziona come una delle prime aziende ad aver utilizzato il marchio BIO in Italia e sfrutta da tempo energia da fonti rinnovabili, tramite i propri impianti fotovoltaici, ponendosi tra quelle aziende che hanno iniziato ad integrare una sostenibilità “involontaria”.
MISURARE LA SOSTENIBILITà DI PROGEO
Con la volontà di formalizzare questo percorso e la necessità di ridurre il proprio impatto, Progeo ha intrapreso con l’aiuto di Circularity il primo passo di un percorso di Sostenibilità: la misurazione dello stato attuale dell’azienda.
È stato effettuato un Flash Audit seguendo i GRI Strandards (standards internazionali utilizzati per la rendicontazione delle tematiche ESG), questo è stato articolato in interviste interne all’azienda basate su un questionario di materialità, alla redazione di una SWOT Analysis, al coinvolgimento degli Stakeholder esterni e ad una analisi di Performance Ambientale.
Le analisi hanno portato ad evidenziare i punti di forza dell’azienda e i possibili spunti di miglioramento, portando ad una consapevolezza di quello che fa ad oggi Progeo e del nuovo punto di partenza per diventare più sostenibili e porsi come esempio per la filiera rendicontando le proprie performance ESG attraverso un Bilancio di Sostenibilità.