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Gestire meglio i rifiuti con l’AI e blockchain

di Circularity

Data 01/11/2025
Tipo Caso studio

L’intelligenza artificiale e la blockchain stanno trasformando la gestione dei rifiuti, rendendo la raccolta e lo smistamento sempre più efficienti e trasparenti. Diverse aziende stanno puntando su sistemi di monitoraggio dotati di telecamere e sensori multispettrali che permettono di analizzare il contenuto dei bidoni dell’indifferenziato, identificando quanta materia riciclabile viene smaltita erroneamente.

A Tulln, una piccola cittadina a pochi chilometri da Vienna, i cittadini possono ricevere un feedback immediato sulla qualità della loro raccolta differenziata grazie all’integrazione di microchip sui bidoni. Secondo le aziende coinvolte, la personalizzazione dei risultati è essenziale per aumentare la consapevolezza ambientale: una raccolta più attenta potrebbe far risparmiare all’Austria fino a 350.000 tonnellate di CO₂ all’anno.

Lo scanner in questione, sviluppato dall’azienda Saubermacher, raggiunge circa il 70% di precisione ed è programmato per continua a migliorare le performance grazie all’apprendimento automatico. L’obiettivo non è sanzionare i cittadini, ma favorire comportamenti più sostenibili e una maggiore partecipazione alle pratiche di economia circolare.

AI e smistamento: la rivoluzione dei centri di selezione

L’uso dell’intelligenza artificiale non si limita alla raccolta. Prevenire la contaminazione dei materiali riciclabili è una delle sfide principali nella gestione dei rifiuti, e l’intelligenza artificiale sta offrendo soluzioni sempre più efficaci. Grazie ad algoritmi di alta precisione, sistemi come quelli sviluppati dall’azienda statunitense Glacier sono in grado di distinguere tra decine di materiali visivamente simili, riconoscendo oltre 30 tipologie di oggetti, dalle bottiglie per bevande ai tubetti di dentifricio. 

Questa capacità di identificare accuratamente materiali come fibre, PET, HDPE o plastica nera riduce i tassi di contaminazione e aumenta la purezza dei materiali riciclati. I robot di Glacier, ad esempio, possono essere addestrati per rimuovere i sacchetti di plastica finiti per errore nel flusso della carta, migliorando così la qualità e il valore del prodotto finale.

EverestLabs è invece un’azienda specializzata in sistemi di visione 3D autonomi per l’industria del riciclo, che ha sviluppato un vasto database proprietario di oltre 5 miliardi di oggetti riciclabili per l’addestramento dei propri algoritmi di intelligenza artificiale.

La piattaforma RecycleOS, che integra dati e robotica, è in grado di smistare i materiali con una precisione superiore al 95%. L’AI di EverestLabs analizza in tempo reale ogni oggetto, fornendo informazioni dettagliate su forma, dimensioni, peso, materiale, tipo di imballaggio, valore e persino marchio.

Grazie all’apprendimento continuo, questi sistemi migliorano nel tempo e si adattano ai cambiamenti nella composizione dei rifiuti, garantendo un’elevata flessibilità operativa. Un esempio concreto arriva da Alameda County Industries (ACI), che ha ridotto i costi di manodopera del 59% in tre anni grazie ai robot di EverestLabs, capaci di raccogliere oltre 30 milioni di oggetti nel periodo analizzato.

Blockchain, un flusso di dati più trasparente

Una gestione intelligente dei rifiuti è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita delle persone. Oltre agli algoritmi di intelligenza artificiale che classificano i rifiuti in tempo reale, è necessaria una tecnologia che garantisca sull’integrità e la trasparenza dei dati. Questo garante si chiama blockchain: una sorta di registro digitale condiviso e immutabile, in grado di tracciare l’origine, la quantità e la qualità delle materie prime e dei rifiuti riciclati.

Questa struttura decentralizzata assicura che i dati siano a prova di manomissione, migliorando l’affidabilità del sistema. Quando i dati di scarto devono essere elaborati, i modelli di apprendimento automatico possono recuperare in modo efficiente le informazioni richieste dalla blockchain, riducendo significativamente la latenza associata all’accesso ai dati e migliorando la velocità di elaborazione

RecycleGO è una startup newyorkese che cerca soluzioni alla crisi dei rifiuti, soprattutto di plastica. L’azienda ha sviluppato un metodo per supervisionare la spiaggia di Miami tracciando in codici QR sulle bottiglie di plastica. Una volta scansionati le bottiglie vengono aggiunte e tracciate su una blockchain man mano che vengono scomposte in materie prime e trasformate in merce riciclata. 

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