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Il barometro del riutilizzo europeo

di Circularity

Data 02/10/2024
Tipo News
Reuse

Il 23 settembre è stata pubblicata da Zero Waste Europe la prima edizione del “Barometro europeo del riutilizzo”, un’analisi sull’impatto economico, ambientale e sociale di novanta packaging riutilizzabili in tutta Europa.

Prendendo in considerazione i settori dell’asporto, vendita al dettaglio ed e-commerce, il report mostra come i consumatori europei stiano interagendo piuttosto bene con gli imballaggi riutilizzabili. Infatti il 78% delle soluzioni analizzate ha registrato un tasso di restituzioni che supera il 75%.  

L’industria europea del riutilizzo si dimostra quindi in crescita, anche grazie alle numerose soluzioni circolari lanciate negli ultimi anni in tutti i settori analizzati. Tuttavia la strada è ancora lunga. Per garantirne uno sviluppo su scala, queste soluzioni dovrebbe essere maggiormente supportate da legislatori, produttori, consumatori e investitori. 

I benefici del riutilizzo

Nel settore del takeaway gli imballaggi riutilizzabili hanno salvato dalla discarica 2,6 milioni di articoli monouso, 39 tonnellate di CO₂ e 260 m³ di acqua. Dal report di Zero Waste Europe emerge inoltre come la metà delle soluzioni di e-commerce analizzate abbiano semplificato il processo di restituzione utilizzando le cassette postali.  

Riutilizzare gli imballaggi nei settori della vendita al dettaglio, del take away e dell’e-commerce non è solo una scelta intelligente, è essenziale per il futuro del nostro pianeta – ha dichiarato Nathan Dufour, responsabile dei sistemi di riutilizzo presso Zero Waste Europe – Questa prima edizione ha raccolto incredibili esperienze di coinvolgimento dei consumatori e iniziative potenzialmente rivoluzionarie a livello locale e nazionale, in tutta Europa. Ora abbiamo bisogno di politiche coraggiose e di misure economiche mirate per contribuire a rendere il riutilizzo (dell’imballaggio) un’abitudine.”

Gli incentivi finanziari si sono dimostrati efficaci per aumentare i tassi di restituzione, soprattutto nei settori dell’e-commerce e dell’asporto, dove superano il 95%. Funzionano anche i sistemi di deposito cauzionale che prevedono l’addebito di una tariffa se l’imballaggio non viene restituito dopo un periodo prestabilito. Quelli che prevedono il deposito anticipato hanno invece registrato tassi di ritorno più bassi. 

“I sistemi di imballaggio riutilizzabili sono una componente vitale della nostra transizione verso un’economia circolare – ha dichiarato Marcel Keuenhof, cofondatore ed esperto di imballaggi riutilizzabili presso Planet Reuse -. Non solo offrono sostanziali vantaggi ambientali, ma presentano anche significative opportunità economiche. Supportando questi sistemi, possiamo realizzare un futuro più sostenibile e redditizio per tutti”.

Le raccomandazioni di Zero Waste Europe

Per accelerare la transizione circolare verso soluzioni riutilizzabili serve innescare nuove sinergie che possono non solo abbattere i costi, ma anche attrarre consumatori sempre più sensibili alle tematiche ambientali. Solo così il riutilizzo potrà diventare un pilastro fondamentale della sostenibilità europea.

Dal primo European Reuse Barometer affiora l’urgenza di aumentare il coinvolgimento dei consumatori tramite campagne di sensibilizzazione mirate, e di alzare l’asticella delle ambizioni sul piano legislativo: è cruciale che i governi incentivino questa transizione attraverso politiche restrittive sugli imballaggi monouso e promozione di modelli di business circolari. 

Infine è necessaria maggiore collaborazione tra stakeholder: la transizione a modelli di imballaggio riutilizzabili richiede cooperazione tra aziende, enti pubblici e ONG. Creare infrastrutture condivise e ottimizzare i processi logistici sono scelte che possono ridurre i costi e facilitare l’adozione su larga scala.

Le future edizioni del Barometro europeo del riutilizzo si concentreranno sulle soluzioni nell’Europa centrale e orientale, supportate dalla rete di Planet Reuse. Sono in corso progetti per stabilire partenariati locali con organizzazioni in ciascun paese e sensibilizzare le imprese. 

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