News

Salomon: calzature sosteni

di Circularity

Data 07/03/2020
Tipo News

Realizzare calzature più sostenibili non è un compito facile, sopratutto perché le scarpe da ginnastica sono prodotte utilizzando una moltitudine di materiali che non sono tra i più ecologici.
Ma solo perché realizzare calzature sostenibili non è facile non significa che non valga la pena farlo.
Nel reparto calzaturiero di Salomon, numerosi esperti sono impegnati a lavorare su soluzioni di sostenibili per le scarpe del futuro.

Per esempio, il modello Crossamphibian Swift 2, arrivata nei negozi l’estate scorsa, è il primo prodotto di calzature Salomon realizzato con materiali riciclati. Ogni paio di scarpe Crossamphibian Swift 2 è prodotto con l’equivalente di 1,75 bottiglie di plastica, due spighe di grano e fondi di caffè scartati, tutti materiali post consumo. La parte frontale della scarpa è costituita da PET (polietilene tereftalato), derivante da bottiglie di plastica; le sezioni superiori sintetiche sono realizzate con fibre di mais al 50%, utilizzando due spighe di grano. La pelle scamosciata della linguetta è realizzata in plastica riciclata e la soletta è composta da 10 grammi di fondi di caffè utilizzando la tecnologia S-Café, che aiuta anche a controllare gli odori.

 class=

Ma non è tutto, perché Salomon è un brand specializzato anche in attrezzature sportive invernali.
La società ha infatti appena comunicato che nel 2021 lanceranno sul mercato una nuova linea progettato per essere riciclabili al 100%. Le nuove sneakers, una volta vecchie o usurate, potranno avere nuova vita sotto forma di scarponi da sci sempre del marchio Salomon.
Il merito va alla scelta dei materiali: quelli che attualmente compongono una normale scarpa da corsa fatto di poliesteri, gomme, colle e cuciture rendono quasi impossibile riciclare la scarpa nella sua interezza. 

La soluzione vincente e in linea con i principi dell’economia circolare è l’utilizzo del Tpu (poliuretano termoplastico), che in molte scarpe viene utilizzato tra le diverse componenti, ma non in modo esclusivo.
La scelta non è certo casuale: già ampiamente utilizzato nell’industria automobilistica, energetica ed  elettronica, questo polimero risulta una delle sostanze con maggiore resistenza agli oli e all’abrasione, è inoltre impermeabile all’acqua e resistente anche all’ossidazione, molto di più rispetto alle gomme a base di idrocarburi.

Nelle sneaker Salomon il TPU è stato impiegato per realizzare sia la parte superiore della scarpa che la suola. Il che consente di ridurre l’impiego di colle e cuciture che complicano il riciclo poiché una scarpa realizzata completamente in Tpu può essere interamente triturata, senza che vi sia la necessità di separarne i componenti. Perciò, una volta arrivata a fine vita, la scarpa verrà semplicemente ridotta in granuli che verranno poi miscelati con nuovi polimeri e usati come “inchiostro” in una stampa ad iniezione per creare degli scarponi da sci.

Il 30% dell’impatto ambientale negativo generato dall’industria calzaturiera è riconducibile alla scelta delle materie prime utilizzate.
Come in tutte le filiere produttive, la soluzione più virtuosa da adottare non riguarda solo il recupero del prodotto a fine vita, bensì il re-design del processo produttivo che ha generato quel prodotto, in modo da scegliere materiali riciclati e rigenerabili, limitando così a monte la produzione del rifiuto stesso.


RIFERIMENTI
Rinnovabili.it
Da Salomon le sneaker 100% riciclabili che rinascono come scarponi da sci
Salomon.com
Creating more sustainable footwear


DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE ED INDUSTRIALE – LIMITAZIONE D’USO
© Copyright riservato – Riproduzione vietata – La presente News ed i relativi contenuti editoriali veicolati sono oggetto di proprietà intellettuale ed industriale di Circularity Srl – Società Benefit, e come tali protetti. È consentito esclusivamente l’utilizzo personale e privato, dunque non commerciale. Sono vietate la riproduzione, la distribuzione con ogni mezzo (anche telematico), la pubblicazione e la cessione a terzi a qualsiasi titolo. 

Ti potrebbero interessare
Gestione Rifiuti: il gap con l’Europa orientale è ancora ampio

La transizione circolare europea non corre alla stessa velocità. Ci sono paesi con un assetto e un approccio alla gestione…

Leggi adesso arrow_right
textile recycling
Tessile, il primo impianto pilota che separa il nylon dalla fibra elastica

Aquafil ha inaugurato in Slovenia il primo impianto pilota per la separazione chimica della fibra elastica dal nylon, una tecnologia…

Leggi adesso arrow_right
Le "terre rare" non sono poi così rare

Sono note come "rare" perché è molto insolito trovarle in forma pura, ma in realtà le terre rare sono presenti…

Leggi adesso arrow_right