Promuovere la produzione di tecnologie poco impattanti arrivando alla produzione interna nell’Ue del 40% è lo scopo del regolamento 2024/1735/Ue (cd. “Net-Zero Industry Act“) in vigore dal 29 giugno 2024.
Scopo della disciplina è istituire il quadro normativo che consenta all’Unione europea un approvvigionamento sicuro e sostenibile di tecnologie a zero emissioni nette, anche incrementando la capacità di produzione. Tra le tecnologie coinvolte: quelle solari, per l’energia eolica onshore e le energie rinnovabili offshore; batterie e di stoccaggio dell’energia; idrogeno; le filiere del biogas e biometano sostenibili; la cattura e stoccaggio della CO2; l’energia da fissione nucleare e l’idroelettrico.
Le materie prime critiche che rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento 2024/1252/Ue sono escluse dall’ambito di applicazione del regolamento 2024/1735/Ue. Il provvedimento crea le condizioni necessarie per facilitare gli investimenti in progetti di produzione con tecnologia a zero emissioni nette sia spingendo su forme di incentivazione dei progetti sia agendo sugli aspetti procedurali. Le autorizzazioni per realizzare le iniziative sono più semplici e le eventuali valutazioni ambientali più veloci nelle tempistiche.
Si agevola, inoltre, l’accesso al mercato per prodotti tecnologici “net zero”, in modo particolare nella partecipazione gli appalti pubblici o nei meccanismi delle aste degli incentivi per gli impianti a fonti rinnovabili. Obiettivo dell’Unione non solo la produzione interna di tecnologie “net zero” per almeno il 40% del fabbisogno ma entro il 2040 coprire la quota del 15% del mercato mondiale.