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Chiesi Farmaceutici

Obiettivo: Strategia di Carbon Neutrality

Farmaceutico

CHIESI per la CARBON NEUTRALITY 

Chiesi Farmaceutici, pur conservando un forte radicamento in Italia, è oggi una realtà internazionale che impiega oltre 5.000 persone in 27 paesi e in 4 continenti, 671 delle quali dedicate ad attività di ricerca e sviluppo, e fattura più di 1.570 milioni di €. 

In oltre 80 anni di storia e tre generazioni, l’azienda ha incentrato le sue attività sulla ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni terapeutiche innovative, sviluppando farmaci di successo distribuiti in oltre 80 Paesi. Le aree terapeutiche principali sono quella respiratoria, neonatologia, medicina specialistica e malattie rare, da sempre ambito di eccellenza del Gruppo. 

Chiesi è il più grande gruppo farmaceutico internazionale a ricevere la certificazione di B Corp, riconoscimento di alti standard sociali e ambientali. Chiesi ha scelto di diventare una Benefit Corporation, per perseguire un doppio obiettivo: creare valore per gli azionisti, e cercare anche il bene collettivo.  

Con il lancio di “We Act – Actively Care for Tomorrow”, un programma di sostenibilità che coinvolge tutti il cosmo aziendale in un impegno coordinato per promuovere un modo consapevole di agire a livello sociale e sull’ambiente.  

VERSO LA CARBON NEUTRALITY 

Il gruppo Chiesi SpA ha lanciato la sua sfida per la sostenibilità annunciando il proprio impegno a diventare carbon neutral entro il 2035, nel giorno coincidente con l’anniversario della nascita dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. 

Circularity in partnership con il Kyoto Club, ha analizzato, su richiesta del gruppo, le sorgenti delle emissioni di gas ad effetto serra dell’azienda per valutarne l’impatto e proporre una strategia in linea con la neutralizzazione della sua impronta carbonica. 

Punto di partenza un questionario per censire le principali voci del bilancio di massa ed energia in termini di emissioni, approvvigionamento energetico, rifiuti e reflui degli stabilimenti della Chiesi Farmaceutici a Parma che ci ha reso possibile delineare due percorsi di miglioramento della sostenibilità ambientale del gruppo, agendo su:  

  • vettori energetici 
  • smaltimento dei rifiuti aziendali. 
L’APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO 

Attualmente, il totale delle emissioni del gruppo Chiesi ammontava a più di 31.000 tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Il progetto aveva l’obiettivo di abbattere le emissioni di 10.000 tonnellate di CO2 equivalente entro il 2023, pari all’emissione annuale dovuta al consumo di energia elettrica medio di 5000 famiglie. 

Per definire gli interventi per raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2035, sono state prese in analisi le fonti di emissione dei gas di processo,  dei consumi di energia elettrica,  metano e carburante per l’autotrazione.  

Circularity ha presentato due proposte con scenari di riduzione e compensazione delle emissioni su un orizzonte temporale di 15 anni. Entrambe le alternative di progetto proposte garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo.

Le azioni suggerite sono iniziative sia interne sia esterne al perimetro aziendale, e comprendono: 

Interventi di efficienza energetica sui processi degli stabilimenti
La compensazione delle emissioni residue con Green Procurement
La conversione della flotta aziendale da fossile ad elettrica
La realizzazione di un impianto trigenerativo da 2MW
L’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate
La realizzazione di un impianto a bio-metano
LA GESTIONE DELLA MATERIA

La gestione dei rifiuti contribuisce al bilancio totale delle emissioni di gas serra di un’azienda. Nel 2019 le emissioni del gruppo relative alla gestione dei rifiuti aziendali erano più di 10.000 tonnellate di CO2 equivalente emesse in atmosfera.  

In ottica di Carbon Neutrality, Circularity ha delineato uno scenario di intervento di riduzione rifiuti su un orizzonte temporale di tre anni, definendo con precisione la timeline dei vari interventi. 

Il punto di partenza del progetto si basava sull’acquisizione di una maggior consapevolezza sul processo di affidamento esterno del rifiuto con l’implementazione di un sistema di tracciabilità che promuove una maggiore conoscenza circa le destinazioni e le efficienze operative degli impianti di riciclo coinvolti e, di conseguenza, l’acquisizione di informazioni chiave per orientare e ottimizzare le scelte aziendali.  

Gli step successivi prevedono: 

  • Il miglioramento del processo di separazione dei rifiuti durante il conferimento, con una riduzione degli imballaggi misti stimata fino al 30%; ciò permetterebbe di ottenere flussi di materiali più omogenei caratterizzati da più alte percentuali di riciclo. 
  • L’introduzione di una fase di essicazione-concentrazione dei fanghi introdotta nel processo produttivo che permetterebbe una riduzione del rifiuto stimata del 30%
  • La definizione di una policy di Green Procurement, che premia e seleziona una catena di fornitura a ridotto quantitativo di materiale da imballaggio di carta e plastica. 
  • La definizione di una policy che premia e seleziona impianti di riciclo caratterizzati da percentuali di recupero di materiale garantite. 
  • La riduzione del quantitativo di rifiuti in uscita dagli stabilimenti tramite un re-design di processo, con la possibilità di ridurre gli imballaggi di plastica del 20% e i rifiuti pericolosi del 10%

Adottando tutte le azioni di miglioramento proposte, l’azienda dimezzerebbe la quantità dei rifiuti prodotti dai suoi stabilimenti e abbatterebbe le emissioni relative alla gestione del rifiuto del 75% entro il 2023

La determinazione di Chiesi SpA nel voler azzerare la sua impronta carbonica dimostra che la Carbon Neutrality, punto focale del Green Deal europeo è un obiettivo strategico determinante e realizzabile 

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