Il report ISPRA sui rifiuti speciali del 2024, che fotografa la situazione nel 2022, evidenzia che la maggiore produzione di rifiuti generati dall’industria deriva dal settore delle costruzioni (53%), corrispondente a quasi 80,3 milioni di tonnellate di rifiuti generati annualmente.
Con l’obiettivo di diffondere pratiche di economia circolare tra le PMI edili e le imprese artigiane italiane, è stato fondato il Consorzio REC (“Recupero Edilizia Circolare”) che prevede il coinvolgimento di più attori della filiera: rivenditori, impianti, trasportatori e i produttori di materiale edile. Il Consorzio REC, nato da un’iniziativa di Federcomated, l’associazione dei rivenditori di materiali che fa capo a Confcommercio, è il primo a occuparsi della raccolta nei Centri Preliminari alla Raccolta con la visione futura del riciclo del rifiuto da C&D. È stato costituito su base volontaria da parte di alcuni distributori di tutta Italia, impianti di recupero e da produttori come Vaga, azienda del gruppo Mapei con grande esperienza nella produzione dei materiali inerti, la prima industria produttrice di materiali da costruzione a credere in questo progetto.
Attualmente al Consorzio REC si sono consorziati 73 punti vendita da più regioni di Italia, così come grandi produttori di materiali edili come Hedielberg Materials, Xella Group, Velux, Mapei, Fassa Bortolo, Geocycle- Holcim, Progress Profile, Marazzi Group.

LA PIATTAFORMA PER l’ECONOMIA CIRCOLARE
Il Consorzio ha deciso di affidarsi a Circularity per lo sviluppo della piattaforma in grado di mettere in contatto tutti gli attori coinvolti nella filiera dei rifiuti da edilizia: i cantieri dove questi vengono prodotti, i trasportatori, fino ai centri di raccolta.
Registrandosi si accede al sistema in cui è possibile tenere traccia di tutti i dati relativi ai propri materiali e rifiuti, visualizzando su mappa la localizzazione degli impianti di recupero e permettendo al consorziato di avere una fotografia in tempo reale quando riceve il rifiuto in ingresso, con relativo codice di rifiuto e le quantità.
Il CONSORZIO REC PER LA CIRCOLARITà DELLA FILIERA
Il punto di partenza è nella normativa, dove nell’articolo 185 bis del Decreto legislativo 152/2006, viene definita la figura giuridica del “Deposito preliminare alla raccolta”, consentendo ai magazzini di materiali per l’edilizia di diventare punti di raccolta.
“Si tratta di un’importante conquista di grande valore sociale ed economico – afferma l’Arch. Francesco Freri, Presidente REC – un sistema di vantaggi win win per tutti gli attori della filiera delle costruzioni e per l’intera collettività̀. Il primo beneficio è economico e consiste in un evidente risparmio di tempo e combustibile. Invece di compiere due viaggi, alla discarica e alla rivendita, basta un solo tragitto per vuotare l’automezzo dai rifiuti e caricare i prodotti che servono al cantiere. In questo modo si abbattono anche le emissioni dei gas di scarico dell’automezzo e, tramite il riciclo, si evita il consumo di risorse vergini per la produzione di nuovi materiali. Questo processo avvantaggia anche la filiera del riciclaggio, che inizia con le rivendite e prosegue con i centri di trattamento e con i produttori di materiali riciclati. I rifiuti conferiti sono infatti la “materia prima seconda” che alimenta una nuova filiera produttiva. Un’occasione che va colta e perseguita con tenacia per l’ambiente, il valore sociale e la generazione di valore”.
L’iscrizione è molto semplice, perché si può fare in modalità digitale. È prevista l’uscita di un tecnico abilitato che, a seguito di un sopralluogo, organizza l’area del distributore per svolgere il servizio di Centro Preliminare di Raccolta (CPR). Viene inoltre predisposto un brand manual con suggerimenti volti alla valorizzazione del marchio a livello di marketing: con questo progetto, infatti, è possibile un cambio di posizionamento per il rivenditore, che arriva a fornire un autentico servizio green, all’interno di un piano nazionale in grado di trasformare il rifiuto in prodotto riciclato.
Viene poi messo a disposizione anche un manuale di procedure per la gestione dei rifiuti, sempre in compliance con la normativa vigente, e viene svolta una formazione dedicata sia al banconista, che gestisce l’inserimento dei dati nella piattaforma informatica sviluppata con Circularity, sia agli operatori esterni, che dovranno verificare la tipologia di rifiuto e il giusto iter di conferimento secondo i rispettivi codici EER.
“La nuova piattaforma del Consorzio REC realizzata da Circularity, permette una maggiore rendicontazione dei dati relativi ai rifiuti conferiti in ingresso ai CPR e a quelli in uscita verso gli impianti di trattamento. Inoltre, la nuova versione permetterà anche alle imprese edili di registrarsi al portale per poter facilmente individuare quale è il CPR più vicino al suo cantiere grazie alla nuova funzione Mappa, che geolocalizza in tutta Italia i consorziati a REC”, afferma Camilla Colucci, CEO di Circularity. “Inoltre, la piattaforma permette anche di misurare l’impatto ambientale espresso in termini di CO2eq per ogni singolo conferimento da parte delle imprese edili. In questo modo sarà possibile dimostrare concretamente e con dati oggettivi quanto è il reale impatto ambientale risparmiato dall’attività promossa dal Consorzio”.
