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Il caricabatterie universale per ridurre i RAEE

Data 01/11/2025
Tipo News

Il caricabatterie universale è finalmente realtà. Il 13 ottobre la Commissione Europea ha dato il via libera al nuovo regolamento Ecodesign dedicato agli alimentatori esterni. A partire dal 2028, infatti, tutti i dispositivi e i caricabatterie immessi sul mercato UE dovranno supportare almeno una porta USB-C e avere cavi staccabili. L’obiettivo principale della legge è ridurre i rifiuti elettronici (RAEE), migliorare l’efficienza energetica e semplificare la vita dei consumatori europei. 

Tutti i vantaggi del caricabatterie universale

Gli oltre 400 milioni di caricabatterie venduti ogni anno nell’Unione non solo sono uno spreco totale di preziose materie prime critiche, ma anche di energia. Per questo motivo Bruxelles prevede un risparmio energetico del 3% sul ciclo di vita complessivo dei dispositivi, equivalente all’energia consumata da circa 140.000 auto elettriche in un anno.

Secondo Bruxelles, l’implementazione delle nuove misure porterà anche benefici prettamente climatici ed economici, consentendo da un lato una riduzione del 9% delle emissioni di gas serra e del 13% delle sostanze inquinanti generate lungo la filiera di produzione; dall’altro si prevede che i consumatori risparmieranno ogni anno fino a 100 milioni di euro grazie alla intercambiabilità dei caricabatterie e alla maggiore durata dei prodotti. L’adozione combinata della Direttiva RED e del nuovo regolamento Ecodesign porterà entro il 2030 a un incremento del 35-40% del numero di alimentatori interoperabili, oltre al 50% già previsto grazie alla prima direttiva.

Nuovi standard per alimentatori più efficienti

Il regolamento stabilisce requisiti più stringenti di efficienza energetica per alimentatori di router, monitor, laptop, smartphone, tablet e altri device elettronici. “L’iniziativa sul caricatore universale mette al centro i cittadini, riducendo sprechi e costi e rafforzando la leadership dell’Unione nella sostenibilità tecnologica”, ha dichiarato dal Commissario europeo per l’Energia e l’Abitazione, Dan Jørgensen.  La Commissione evidenzia che la misura semplifica la ricarica dei dispositivi e contribuisce concretamente alla riduzione delle emissioni, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

I dispositivi conformi al regolamento saranno facilmente riconoscibili grazie al logo “EU Common Charger”, presente su confezioni e manuali. Questo marchio aiuterà i consumatori a identificare rapidamente i prodotti compatibili e a scegliere il caricatore più adatto.

La legge dà seguito al percorso legislativo già ben avviato dalla Direttiva RED 2014/53/UE, che prevedeva l’armonizzazione delle porte di ricarica per smartphone, tablet, fotocamere digitali e altri dispositivi portatili. La revisione del regolamento Ecodesign amplia ora il campo di applicazione, includendo laptop e monitor e uniformando i requisiti tecnici per i produttori.

Benefici per le imprese e i consumatori

La standardizzazione dei caricabatterie non favorisce solo i cittadini: ridurre la varietà di modelli semplifica la progettazione, incentiva l’innovazione e abbassa i costi di produzione. La maggiore interoperabilità rafforza anche la competitività delle aziende europee sui mercati globali, consolidando il ruolo dell’UE come leader della sostenibilità tecnologica.

La Commissione europea ha messo a disposizione un portale dedicato ai prodotti ad alta efficienza energetica, dove sono disponibili schede tecniche, linee guida e strumenti di valutazione. L’iniziativa si inserisce in una più ampia politica industriale europea volta a promuovere prodotti duraturi, riparabili e con un minore impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita.

Con i caricabatterie universali l’Unione europea diventa un mercato unico di ricarica che promuove uno dei principi cardine della circolarità: la riduzione di materia attraverso il design. Questa fase di armonizzazione del prodotto renderà più facile anche gestire il fine vita dei device, così che i preziosi RAEE avranno modo di trovare una seconda vita. 

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