Per la prima volta nella storia d’Europa, la nuova Presidente della Commissione Ue è una donna. La sua sfida più pressante è un’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
L’elezione è avvenuta ieri 16 luglio 2019. La socialdemocratica tedesca Ursula Von der Leyen è stata nominata Presidende della Commissione europea con 383 favorevoli su 733 votanti. Contrari 327 eurodeputati, astenuti 22, una scheda bianca. Succede al lussemburghese Jean-Claude Juncker, il cui mandato scadrà il 31 ottobre 2019.
Nel suo discorso da candidata, tenuto ieri di fronte al Parlamento europeo hanno risuonato forti le parole pronunciate per la difesa della salute del Pianeta: “la nostra sfida più pressante – ha detto la neo-presidente – è mantenere il nostro pianeta sano. Questa è la più grande responsabilità e opportunità dei nostri tempi. Voglio che l’Europa diventi il primo continente neutrale dal punto di vista climatico nel mondo entro il 2050. Per far sì che ciò accada, dobbiamo compiere passi coraggiosiinsieme. Il nostro attuale obiettivo di ridurre le nostre emissioni del 40% entro il 2030 non è sufficiente. Dobbiamo andare oltre. Dobbiamo lottare di più. È necessario un approccio in due fasi per ridurre le emissioni di CO2 entro il 2030 del 50, se non del 55%. L’UE si impegnerà a negoziare anche con altri Paesi per far sì che anche le altre importanti economie del mondo si battano per mitigare i cambiamenti climatici. Perché per ottenere un reale impatto, non dobbiamo essere ambiziosi solo a casa, ma è tutto il mondo che deve muoversi assieme”.
Per raggiungere questi obiettivi, la Von der Leyen ha intenzione di presentare un “Green Deal for Europe” nei primi 100 giorni di mandato, insieme alla prima legge europea sul clima.
Non solo, sua intenzione è anche proporre un piano di investimenti per l’Europa sostenibile e trasformare parte della Banca europea per gli investimenti in una banca per il clima, in modo da sbloccare 1.000 miliardi di euro di investimenti nel prossimo decennio.
Grandi ambizioni che condividiamo e speriamo siano portate avanti con l’impegno dovuto alle nuove generazioni.
Riferimenti