Una piattaforma nazionale per promuovere un modello di economia circolare incentrato su filiere innovative, integrate e multisettoriali: così si presenta il Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING, nato per promuovere una bioeconomia intesa come rigenerazione territoriale.
SPRING rappresenta infatti l’intera filiera italiana biobased: dall’agricoltura, alla ricerca nel campo della chimica da fonti rinnovabili e delle biotecnologie industriali, alla realizzazione di materiali e bioprodotti, all’industria di trasformazione e alla fase di smaltimento. Forte dell’eterogeneità dei suoi oltre 100 associati (tra cui grandi player industriali, Pmi, università, centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, fondazioni, poli di innovazione e altri soggetti attivi nel campo della comunicazione ambientale e del trasferimento tecnologico), il Cluster si propone di rilanciare la chimica nazionale dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, stimolando ricerca e investimenti in nuove tecnologie con un approccio interdisciplinare e la creazione di bioraffinerie integrate, partendo dalla valorizzazione delle specificità dei territori e in costante dialogo con gli attori locali. Attori locali rappresentati innanzitutto dalle Regioni italiane – nello specifico Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Veneto e Umbria – in qualità di interlocutori privilegiati dell’aggregazione, che fin dall’inizio si sono impegnati a sostenerne le attività attraverso strategie di sviluppo e documenti di programmazione coerenti con la sua visione e i suoi obiettivi. Tale dialogo trova oggi ulteriore conferma nell’istituzione di un Tavolo Permanente Cluster/Amministrazioni regionali, che permetterà nei prossimi mesi di facilitare il confronto reciproco in materia di programmazione locale strategica e la costituzione di partnership interregionali, stimolando le relazioni con istituzioni e stakeholder nazionali ed europei e favorendo le ricadute positive sui territori e la condivisione di best practices a supporto di attività di ricerca e innovazione.
Se la bioeconomia rappresenta una opportunità incredibile per lo sviluppo sostenibile comunitario e degli stati membri – in un mercato europeo stimato in 2000 miliardi di euro e che dà impiego a oltre 22 milioni di persone, il 9% dell’occupazione complessiva dell’Unione – sono infatti proprio le Regioni a giocare un ruolo chiave all’interno di tale strategia. Regioni chiamate a diventare ”sostenibili”, come già espresso dal Bioeconomy Panel della Commissione Europea e dalla 3rd Bioeconomy Stakeholders’ Conference di Torino nell’ottobre 2014: vale a dire protagoniste di una rigenerazione territoriale che moltiplichi su scala nazionale competenze e casi studio di eccellenza che già esistono a livello locale. In che modo? Favorendo l’utilizzo efficiente delle risorse, la messa a punto di processi a basso impatto ambientale e lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica multidisciplinari, mettendo in atto una crescita economica e sociale integrata e rispettosa degli ecosistemi e incoraggiando lo sviluppo una cultura comune della bioeconomia.
SPRING si pone proprio al servizio delle Regioni e di questo loro importante compito, grazie anche a una Roadmap di strategia e innovazione industriale elaborata con la collaborazione della società D’Appolonia. La Roadmap è il documento strategico che delinea la posizione dell’Associazione sulle linee di sviluppo del settore della bioeconomia in Italia. Essa rappresenta da un lato l’espressione delle progettualità del Cluster in materia di R&D – favorendo la creazione di partnership e l’accesso a opportunità di finanziamento – e, dall’altro, lo strumento di dialogo politico/istituzionale di cui il Cluster si è dotato per agevolare l’implementazione del framework normativo di supporto alla bioeconomia, mettendone in luce gli impatti positivi in termini di competitività, sviluppo, occupazione e sostenibilità. In linea con politiche locali e comunitarie e in un contesto coerente di sviluppo della bioeconomia nazionale, la roadmap permette quindi di accedere come “sistema-Paese” a più ampie opportunità di crescita anche a livello europeo, favorendo l’attivazione di filiere virtuose interregionali e ottimizzando la complementarità fra domanda e offerta tecnologica all’interno del comparto biobased.
Un’attenzione al territorio, quella di SPRING, che si inserisce in un più ampio contesto di stimolo al comparto e di spinta verso un modello di economia circolare, sempre più dinamico sia a livello italiano sia europeo.