La futura prassi di riferimento dell’Ente italiano di normazione ha lo scopo di attestare il
recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, tracciando i flussi della
gestione dei rifiuti urbani, dal conferimento delle utenze (privati e aziende) fino agli impianti
di trattamento, arrivando al riciclo, al recupero energetico o allo smaltimento, con l’obiettivo di
avviare un processo più complesso che permetta di strutturare una certificazione di parte
terza dei dati.
Il documento, una volta approvato, si propone come riferimento per la verifica dei dati fini
della rendicontazione degli obiettivi in materia fissati dall’Unione europea e recepiti dal Dlgs
152/2006 a beneficio dell’intera filiera (produttori di rifiuti, gestori del ciclo, impianti di
trattamento, Consorzi ed Enti di controllo). I lavori partiranno l’8 settembre. Le prassi di
riferimento sono documenti Uni che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi
settoriali di norme tecniche, quando non ci sono norme né progetti di norma nazionali, europei
o internazionali. Restano valide 5 anni dall’approvazione dopodiché diventano norme Uni o
sono ritirate.
Documenti di riferimento:
Recepimento “Pacchetto economia circolare” Ue, le principali novità dei decreti nazionali
Dlgs 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale – Stralcio – Parte IV – Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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