Parlamento europeo e Consiglio Ue hanno raggiunto, in base a quanto comunicano le istituzioni il 2 febbraio 2024, un accordo provvisorio sulla proposta di direttiva che aggiorna le regole sul diritto alla riparazione dei prodotti per produrre meno rifiuti.
La proposta di direttiva, affiancandosi alla direttiva sulla garanzia dei beni di consumo 2019/771/Ue (recepita col Dlgs 170/2021) ha lo scopo di rendere la riparazione di un prodotto più conveniente e interessante per i consumatori, nell’ottica anche di produrre meno rifiuti. In particolare le norme prevedono la possibilità di chiedere al produttore di riparare prodotti tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’Unione.
Coinvolti dalle nuove regole sono solo quei prodotti per i quali la legislazione dell’Unione stabilisce requisiti di riparabilità (cioè dire lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi o aspirapolvere). In futuro, la Commissione europea potrà introdurre requisiti di riparabilità per i nuovi prodotti, attraverso il futuro regolamento “madre” sulla progettazione ecocompatibile attualmente in fase di approvazione definitiva e i regolamenti delegati per filiera di prodotti. Secondo la proposta di direttiva i consumatori avranno diritto ad avere informazioni chiare sulle condizioni di riparazione, sul tempo per completare i lavori, nonché sui prezzi, prodotti sostitutivi.
Sarà istituita una piattaforma europea per agevolare l’incontro tra domanda e offerta (tra riparatori e clienti) ed è introdotta un’estensione di 12 mesi della garanzia dopo la riparazione di un prodotto.