La direttiva 2019/1161/Ue modifica e migliora la direttiva 2009/33/Ce stabilendo obiettivi minimi in materia di appalti a livello nazionale al 2025 e al 2030 per autovetture e furgoni green (per l’Italia 38,5%) nonché per autocarri (per l’Italia 10% al 2025 e 15% al 2030) e autobus (per l’Italia 45% al 2025 e 65% al 2030). Tra i servizi che sono coinvolti nell’obbligo di appalti verdi per i veicoli c’è anche il servizio di raccolta rifiuti.
Il testo include una nuova definizione di “veicolo pulito”, che si basa per i veicoli leggeri sulle norme in materia di emissioni di CO2, con una soglia di emissioni di CO2 pari a zero a partire dal 2026, e per i veicoli pesanti sull’uso di combustibili alternativi. Inoltre, sono previsti obiettivi secondari per gli autobus a emissioni zero. La direttiva va recepita dagli Stati membri entro il 2 agosto 2021. Ricordiamo che la direttiva 2009/33/Ce è stata recepita col Dlgs 3 marzo 2011, n. 24 e che il Dm 8 maggio 2012 ha fissato i criteri ambientali minimi per l’acquisto di veicoli a parte della P.A.