A inizio ottobre, la Commissione Ue aveva annunciato 10 nuovi regolamenti sull’ecoprogettazione di numerosi elettrodomestici che, oltre ad aumentarne l’efficienza energetica, ne migliorano la durata, la manutenzione, il riutilizzo, l’aggiornamento, la riciclabilità e la gestione dei rifiuti provenienti dagli stessi apparecchi in un’ottica “circolare”.
Ebbene, il 25 ottobre sono stati pubblicati quattro di questi regolamenti. Vediamoli nel dettaglio.
Il Regolamento 2019/1781/Ue stabilisce nuove specifiche per la progettazione ecocompatibile dei motori elettrici e dei variatori di velocità. Abrogando il regolamento 640/2009/Ce e modificando il regolamento 641/2009/Ce, la Commissione ha voluto migliorare l’efficienza energetica di queste apparecchiature in modo efficace rispetto ai costi. Tali miglioramenti dovrebbero portare a un risparmio di 57 TWh all’anno entro il 2020 e 102 TWh all’anno entro il 2030.
Il Regolamento 2019/1782/Ue stabilisce nuove specifiche per la progettazione ecocompatibile degli alimentatori esterni. Anche in questo caso le specifiche tecniche di questi prodotti erano già stati stabiti nel 2009 con il regolamento n. 278, che adesso viene abrogato. Il nuovo regolamento prevede migliori prestazioni ambientali ed energetiche di tali apparecchi. Con l’implementazione delle nuove misure è stato stimato un potenziale risparmio annuo di energia finale pari a 4,3 TWh entro il 2030, che corrisponde a 1,45 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.
Il Regolamento 2019/1783/Ue modifica il Regolamento 584/2014 contenente le specifiche per la progettazione ecocompatibile dei trasformatori di potenza piccoli, medi e grandi. Le nuove misure introducono requisiti prestazionali più efficienti e orientamenti in merito alle circostanze in cui un trasformatore che ha subito determinate operazioni di riparazione dovrebbe essere considerato equivalente a un prodotto nuovo.
Infine, il Regolamento 2019/1784/Ue stabilisce le specifiche per la progettazione ecocompatibile delle apparecchiature di saldatura. Gli aspetti normati dal provvedimento riguardano il consumo di energia nella fase di esercizio e quelli relativi all’efficienza delle risorse. Con l’applicazione delle nuove misure, si stima un risparmio energetico annuo di 1,09 TWh entro il 2030, corrispondente a risparmi totali annui di circa 0,27 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.
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