Dai dati rilevati dall’Istituto Nazionale di Statistica, pubblicati il 24 ottobre 2019, emerge una lieve tendenza al disaccoppiamento tra crescita economica e impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti (488,7 kg pro capite), in diminuzione nel 2017 dell’1,6% rispetto al 2016. Cresce invece di 3 punti percentuali la raccolta differenziata.
Il Nord-est con il 68,3% è l’unica area del Paese che rispetta l’obiettivo comunitario del 65%. Ma è anche la zona che produce i maggiori quantitativi di rifiuti urbani pro capite con 541,5 kg seguita dal Centro con 537,7 mentre nel Sud ogni abitante ne produce 435,7 kg. Sul piano regionale in generale si registra la crescita della raccolta differenzia con l’eccezione del Friuli Venezia Giulia che pur essendo in calo di 1,6 punti ha comunque superato l’obiettivo del 65%. Oltre alle regioni del Nord-est è la Lombardia la regione più virtuosa con il 69,6%.
Nel 2018 la plastica è stato il materiale raccolto separatamente con regolarità dall’87,1% delle famiglie seguito dalla carta con l’86%. L’indagine ha esaminato anche l’applicazione nei capoluoghi delle politiche di prevenzione, riduzione e riciclo dei rifiuti urbani e le 36 città che hanno attuato almeno 16 su 24 politiche (ad esempio per l’autocompostaggio o per l’acqua pubblica di qualità) si trovano al Nord.
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