Nonostante l’85% degli italiani consideri i prodotti sostenibili più innovativi e qualitativamente superiori e ben il 77% sia disposto a spendere fino al 10% in più per acquisti di qualità, secondo una ricerca Ipsos, nel settore del tessile sono ancora poche le aziende che stanno facendo un percorso di business integrato con la sostenibilità.
A fare da traino al comparto sono le aziende della moda e del lusso, che si stanno attivando in modo sempre più spinto sui drivers della sostenibilità, soprattutto di prodotto e di filiera, chiedendo ai propri fornitori di adeguarsi sia in termini di certificazioni sia di tracciabilità.
Torcitura Padana produce e propone prodotti altamente innovativi in poliestere ma non solo. Studiati in gran parte per l’arredamento leggero trovano applicazione anche in campi diversi: dal tecnico all’abbigliamento, dai nastri all’arredamento pesante. Sono l’accurata ricerca di materie prime ed i macchinari più moderni, anche sapientemente modificati, a permettere risultati tanto diversi e fantasiosi ma di qualità eccellente. Dalla metà degli anni ’90 la Torcitura Padana perde sempre più la connotazione di semplice torcitura per trasformarsi in un’azienda di nobilitazione del filo. Ricerca, tecnica e fantasia generano nuovi orizzonti e danno vita ad una nuova filosofia di approccio al prodotto ed al cliente.
Torcitura Padana ha scelto Circularity per realizzare un piano strategico di integrazione della sostenibilità nei processi aziendali, seguendo un progetto multi-obiettivo orientato ad un consumo responsabile dei materiali e dell’energia e al benessere dei suoi dipendenti.
Cinque i principali obiettivi su cui si articola la proposta:
Dopo un’analisi sull’attuale modalità di gestione degli scarti è emerso che gli imballaggi di carta e cartone delle materie prime in ingresso e i residui plastici dei rocchetti e dei filati costituiscono gli scarti più importanti dal punto di vista quantitativo e a più alto valore aggiunto per le possibilità di essere recuperati e riciclati.
Torcitura Padana ha già in atto una strategia di raccolta e separazione interna virtuosa che limita la generazione di rifiuti “misti”, tuttavia si è riscontrato un margine di miglioramento nel dettagliare le reali quantità di materiali riciclati.
Per corredare il processo virtuoso già in essere e ottenere risultati tangibili di miglioramento nel breve-medio periodo si dovrebbe:
- Definire una policy finalizzata all’identificazione degli impianti di recupero più virtuosi secondo i parametri dell’economia circolare (es. la presenza o meno della qualifica di End of Waste oppure l’efficienza di recupero);
- Migliorare il processo di separazione e stoccaggio degli imballaggi di plastica, separandoli per colore; ciò permette di avere flussi di materiali più omogenei, caratterizzati da più alte percentuali di riciclo, incrementandone l’efficienza dall’88% fino al 95%;
- Definire ed attuare una policy che premia e seleziona una catena di fornitura a ridotto quantitativo di materiale da imballaggio utilizzato, con una riduzione dei relativi rifiuti stimata fino al 10%.
- Aumentare la sostenibilità del prodotto, individuare nel medio-lungo termine una nuova collezione di filati con contenuti e certificati di sostenibilità;
Per creare le condizioni ottimali affinché tutti i membri di Torcitura Padana fossero coinvolti rispetto ai valori e agli obiettivi aziendali, abbiamo avviato un’analisi di “clima” utilizzando un questionario per studiare la popolazione aziendale ed approfondire le esigenze dei dipendenti in termini di welfare.
A partire dai risultati emersi, sono state individuate le iniziative di coinvolgimento realizzabili in termini di costi e fattibilità nel corso di quest’anno:
Avviando le azioni proposte Torcitura Padana godrebbe di una popolazione aziendale più soddisfatta e motivata al raggiungimento di obiettivi condivisi. Di pari importanza al coinvolgimento dei dipendenti, vi è la percezione dei propri clienti rispetto al brand. Essere consapevoli dei drivers che portano i consumatori a scegliere tra diversi competitors è uno dei fattori più importanti per l’orientamento del proprio business.
Sono stati interrogati i clienti più rilevanti di Torcitura Padana, al fine di indagare cosa la distingua dagli altri competitor e quali aspetti sulla sostenibilità dovrebbero essere sviluppati dal brand. Dall’indagine è emerso che il 66% delle aziende intervistate considera molto rilevante avere fornitori che utilizzano materie prime sostenibili, come fibre riciclate, fibre biologiche e fibre da gestione responsabile delle risorse.
Come ultima fase è stato realizzato un Piano di Comunicazione che valorizzi i risultati dell’azienda in tema di sostenibilità affinché Torcitura Padana affermi il suo marchio in un posizionamento distintivo, promuovendo valori chiave volti a consolidare l’immagine aziendale come brand accreditato nel suo processo di sviluppo sostenibile.
Garantire l’accesso a fonti di energia sostenibili è uno dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, che prevede di aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale entro il 2030.
Torcitura Padana ha scelto di partecipare attivamente al raggiungimento di questi obiettivi abbracciando la soluzione proposta dal team di Innovatec Power, partner di Circularity.
L’intervento in corso d’opera prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico in grado di ridurre le emissioni di CO2 nel processo industriale del 32% annuo, corrispondente a 341 tonnellate di CO2 evitate; ovvero il consumo elettrico annuale di 171 famiglie. L’impegno di Torcitura Padana nel campo dell’energia rinnovabile porterà un risparmio economico stimato fino a circa 73.000 € all’anno.