News

Classificazione: filtri olio e gasolio

di Claudio Rispoli - Chimico e consulente ADR

Data 24/08/2022
Tipo Quesito del mese
rivista rifiuti

DOMANDA

Stante l’esistenza del Cer 160107* “Filtri dell’olio” è corretto raccoglierli e smaltirli insieme ai filtri carburante usando il medesimo Cer? (si dà per scontato che le classi di pericolo siano le stesse). Si ritiene che questa prassi non sia corretta e che possano essere applicate le seguenti modalità:
• raccoglierli insieme e gestirli con Cer 150202*
• gestirli separatamente con Cer 160107* (filtri olio) e 150202* (filtri carburante).
Classificazione rifiuto “Filtri gasolio”. Come si deve procedere nell’assegnazione della caratteristica HP7 cancerogeno ai “Filtri gasolio” se i marker sono in concentrazione inferiore al limite ma è evidente che l’idrocarburo presente in quantità ben più elevata dello 0,1% è gasolio, classificato cancerogeno come materia prima? In pratica, in tutti i casi nei quali si verifica, è dirimente la conoscenza del materiale che origina il rifiuto o la regola?

RISPOSTA

Per un’ottimale valutazione di queste tipologie di rifiuti è necessario sapere come sono prodotti e raccolti nel sito di produzione, in particolare se sono drenati, cioè se si attuano procedure che consentano lo svuotamento dei filtri ed ovviamente, la raccolta separata dei fluidi. Questo al fine di minimizzare il contenuto dei liquidi residui nel filtro.
Inoltre, data la disomogeneità caratteristica, è difficile eseguire un campionamento rappresentativo di questo rifiuto, è da escludere l’approccio analitico ai fini della valutazione delle caratteristiche di pericolo attribuibili. Va poi aggiunto che trattandosi di un rifiuto costituito da articoli (usati) i criteri di classificazione vigenti, in buona parte identici a quelli previsti per sostanze e miscele pericolose, pongono enormi difficoltà di applicazione.
In ordine ai “filtri olio”, si concorda sulla non correttezza dell’unione delle due tipologie di rifiuti, non tanto per motivi tecnici o per i successivi trattamenti da eseguire sul rifiuto, quanto per l’organizzazione della raccolta che deriva dalle tipologie individuate dall’Elenco europeo dei rifiuti.
Considerato che il contaminante è noto (gasolio) si prende come riferimento la sua classificazione come prodotto (non quella del Regolamento 1272/2008 che è, come noto, minimale, bensì quella reperibile tra le sostanze notificate all’ECHA: H226, H332, H315, H351, H373, H304, H411).
La valutazione analitica dei marker è da escludere per i motivi indicati in premessa.
Ove i filtri siano stati drenati (com’è prassi diffusa), la concentrazione residua di gasolio sarà molto bassa, si ritiene quindi, conservativamente, che sia applicabile la caratteristica di pericolo HP7 in quanto è quella cui nel Regolamento 1357/2014 è associata la soglia inferiore (1% per H351), anche se non vi è la certezza che tale soglia sia raggiunta o superata.

DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE ED INDUSTRIALE – LIMITAZIONE D’USO
© Copyright riservato – Riproduzione vietata – La presente News ed i relativi contenuti editoriali veicolati sono oggetto di proprietà intellettuale ed industriale di ReteAmbiente Srl, Milano e come tali protetti. È consentito esclusivamente l’utilizzo personale e privato, dunque non commerciale. Sono vietate la riproduzione, la distribuzione con ogni mezzo (anche telematico), la pubblicazione e la cessione a terzi a qualsiasi titolo.

Ti potrebbero interessare
Intermediario: non è tale il gestore

Intermediario: non è tale il gestore

Leggi adesso arrow_right
zero waste
ADR e intermediario: per capire se è speditore, il ruolo fondamentale è svolto dal contratto

ADR e intermediario: per capire se è speditore, il ruolo fondamentale è svolto dal contratto

Leggi adesso arrow_right
rivista rifiuti
Vi.Vi.Fir: non è obbligatorio

E' lecito che un impianto di smaltimento/recupero si rifiuti di accettare formulari vidimati elettronicamente o è invece obbligato ad accettarli?

Leggi adesso arrow_right