L’accordo, avvenuto agli inizi di settembre a Vladivostok in occasione del quinto Eastern Economic Forum, vedrà la cooperazione tra l’azienda statale per l’energia atomica Rosatom (che fornirà l’idrogeno) e il più grande produttore russo di materiale rotabile Transmashholding (che produrrà i treni).
Teatro della sperimentazione sarà la grande isola di Sakhalin, che con i suoi 800 km di ferrovia rappresenta un microcosmo ideale per testare le prestazioni dei nuovi treni. Il progetto dovrebbe essere implementato in più fasi, a iniziare da uno studio di fattibilità e adottando poi via via le decisioni durante l’intero ciclo di vita del progetto. Verranno naturalmente condotti test completi sulle prestazioni dei treni, seguiti da un processo di conformità ai requisiti di sicurezza.
La transizione verso un sistema ferroviario a idrogeno comporterà la creazione di una serie di infrastrutture, non solo per la produzione dell’idrogeno stesso e delle celle a combustibile, ma anche per il trasporto, lo stoccaggio e il rifornimento. Le ferrovie russe considerano questo progetto un passo importante per affrontare la questione ambientale derivante dall’assenza quasi totale di linee elettrificate sul territorio nazionale, con il conseguente ricorso obbligato a inquinanti (e costosi) convogli con motore diesel.
Riferimenti:
Russia Develops Technologies for the Use of Hydrogen in Railway Transport l’articolo su fuelcellsworks.com
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