News

Le proposte ASVIS per far ripartire l’Italia in linea con l’Agenda 2030

di Circularity

Data 01/05/2020
Tipo News

Grazie al lavoro di oltre 600 esperti, l’AVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile)1 approfondisce l’effetto che la crisi globale causata dal Covid-19 ha generato sui diversi aspetti relativi allo sviluppo sostenibile, e propone una serie di azioni da intraprendere per guidare l’Italia verso una ripartenza che sia in linea con l’Agenda 2030.

Il Rapporto dell’ASVIS “Politiche per fronteggiare la crisi da COVID-19 e realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” pubblicato il 5 maggio 2020, propone una serie di azioni per promuovere lo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni (economiche, sociali, ambientali e istituzionali). Azioni che “potrebbero essere utilizzate dal Governo per disegnare le politiche orientate a fronteggiare l’emergenza economica e sociale, nonché per disegnare quelle per il rilancio del Paese”, come ha osservato il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini.
Tra le proposte più rilevanti troviamo:

  • la semplificazione delle procedure amministrative per consentire un’attivazione rapida degli investimenti pubblici, anche in vista di un utilizzo tempestivo dei futuri fondi europei;
  • il ripensamento del ruolo dello Stato, a integrazione e supporto dell’azione del settore privato, per la salvaguardia dei beni comuni e la promozione di comportamenti economici orientati al benessere di tutti. Ciò comporta l’accelerazione della transizione all’economia circolare, una maggiore protezione della salute e dei diritti dei lavoratori, l’estensione alle medie imprese dell’obbligo di rendicontazione dell’impatto sociale e ambientale della loro attività, l’introduzione di finanziamenti con garanzia pubblica per lo sviluppo sostenibile;
  • l’accelerazione della transizione digitale come driver per lo sviluppo sostenibile, da affiancare a misure per la conciliazione tra vita e lavoro (con particolare attenzione alla condizione femminile, che in questa situazione rischia di essere sacrificata) attraverso il welfare aziendale e lo smart working, con effetti positivi sulla mobilità e vantaggi per il clima e la qualità dell’aria;
  • considerare centrale il capitale naturale, base della nostra salute, del nostro benessere e del modello di sviluppo, e promuovere un piano di azione per le politiche abitative, la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio;
  • salvaguardare e rafforzare l’infrastruttura culturale, in ogni territorio e a livello nazionale, favorendo una relazione integrata fra mondi della cultura, dell’educazione e del turismo;
  • cogliere la sfida della didattica a distanza per migliorare l’accesso alla conoscenza, la qualità dell’apprendimento, ridurre le disuguaglianze e offrire anche agli adulti occasioni di formazione continua lungo l’intero arco della vita;
  • utilizzare rapidamente, e in un’ottica sistemica, i fondi di coesione europei e nazionali della programmazione 2014-2020 ancora non impegnati dallo Stato e dalle Regioni per progetti nel Mezzogiorno.

A fronte di queste proposte, sembra inoltre che le attuali difficoltà causate dalla pandemia abbiano portato le persone ad avere maggiore consapevolezza dei temi relativi alla sostenibilità. Infatti, come esplicitato da Eumetra MR2, tra fine 2019 e metà aprile 2020 sono cresciuti in maniera significativa le valutazioni sull’urgenza di perseguire i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Nel mese di marzo 2020 l’ASVIS ha avviato una prima valutazione qualitativa della crisi – con riferimento all’Italia – in base all’andamento prevedibile di 100 indicatori utilizzati per elaborare gli indici compositi per i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. La valutazione si è concentrata sugli effetti a breve termine della crisi (riferiti quindi al 2020), supponendo la fine delle restrizioni alla mobilità e anche il cosiddetto “Decreto liquidità” del 23 dell’8 aprile che prevede “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”, alla luce dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il risultato di questa simulazione evidenzia che l’impatto atteso è largamente negativo per i seguenti Goal:

  • 1 (Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo)
  • 3 (Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età)
  • 4 (Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti) 
  • 8 (Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti)
  • 9 (Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile)
  • 10 (Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni)

Mentre ci si può aspettare un andamento moderatamente positivo per i Goal:

  • 13 (Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze)
  • 16 (Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile, offrire l’accesso alla giustizia per tutti ecreare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli)

Per i Goal 6 (acqua e strutture igienico-sanitarie), 11 (condizioni delle città), 14 (condizioni degli ecosistemi marini) e 17 (cooperazione internazionale), nel 2020 l’impatto dovrebbe essere sostanzialmente nullo, mentre per i rimanenti cinque Goal l’impatto non è valutabile (NV): in alcuni casi, infatti, non è stato possibile immaginare una relazione chiara tra crisi e indicatore.

 class=

Alla fine di marzo l’ASVIS ha inoltre reso nota un’analisi del Decreto Legge “Cura Italia”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020, alla luce dell’Agenda 2030. Per ogni articolo del Decreto ha identificato i fattori per far ripartire l’Italia in un’ottica di sviluppo sostenibile, individuando l’impatto che la crisi avrà sui diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile e delle conseguenti proposte per orientare le politiche pubbliche nell’attuazione dell’Agenda 2030.
Da tale analisi emerge che le norme del Decreto riguardano soprattutto:

  • il Goal 3 (“Salute e benessere”), per le numerose misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale;
  • Goal 8 (“Lavoro dignitoso e crescita economica”) e Goal 9 (“Innovazione e infrastrutture”)
  • i Goal 1 (“Sconfiggere la povertà”) e Goal 10 (“Ridurre le disuguaglianze”) a causa dei provvedimenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connessi all’emergenza epidemiologica;
  • il Goal 16 (“Pace, giustizia e istituzioni solide”) viene influenzato dagli interventi sulle pubbliche amministrazioni, le forze dell’ordine, la gestione della giustizia, il funzionamento degli istituti penitenziari e la continuità del servizio postale.

Per ogni articolo del Decreto, l’ASVIS ha valutato i provvedimenti basandosi sulle cinque dimensioni individuate dalla ricerca: politiche che prevengono, preparano, proteggono, promuovono e trasformano, basandosi sul documento elaborato dal Joint Research Center (JRC) della Commissione europea Building a scientific narrative towards a more resilient EU society. Nel caso del Decreto “Cura Italia”, per gran parte degli articoli si tratta di provvedimenti con effetti limitati nel tempo per fronteggiare l’emergenza.

Alcuni di questi (per esempio, didattica a distanza o lavoro agile) andrebbero poi resi stabili per fronteggiare shock futuri e avviare un cambiamento nel senso della “resilienza trasformativa”, cioè di una reazione alla crisi che non ci riporti dove eravamo prima della pandemia, ma che possa cambiare in meglio l’Italia, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.


FONTI:
1ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
2Eumetra Mr


DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE ED INDUSTRIALE – LIMITAZIONE D’USO
© Copyright riservato – Riproduzione vietata – La presente News ed i relativi contenuti editoriali veicolati sono oggetto di proprietà intellettuale ed industriale di Circularity Srl – Società Benefit e come tali protetti. È consentito esclusivamente l’utilizzo personale e privato, dunque non commerciale. Sono vietate la riproduzione, la distribuzione con ogni mezzo (anche telematico), la pubblicazione e la cessione a terzi a qualsiasi titolo. 

Ti potrebbero interessare
Reuse
Il barometro del riutilizzo europeo

Il 23 settembre è stata pubblicata da Zero Waste Europe...

Leggi adesso arrow_right
pfas
La stretta della Commissione europea su un'altra famiglia di PFAS

Il 19 settembre la Commissione Europea ha adottato nuove misure...

Leggi adesso arrow_right
Che cos’è la chimica circolare

Allargando l’orizzonte della sostenibilità all’intero ciclo di vita dei prodotti...

Leggi adesso arrow_right