Da ora in poi anche in Italia sarà possibile produrre bottiglie e vaschette in plastica riciclata al 100%, la cosiddetta R-PET. Il Senato ha infatti rinnovato la fiducia al Governo approvando l’emendamento al Decreto 104/2020 (soprannominato “decreto Agosto“) convertito in legge con il sì del Senato. L’emendamento presentato dal senatore Ferrazzi elimina l’obbligo per le aziende di usare almeno il 50% di materia vergine per produrre bottiglie di plastica, un limite che privilegiava la catena produttiva del petrolio. Il precedente Decreto ministeriale n. 113 del 18 maggio 2010 stabiliva infatti che le bottigliette e le vaschette per alimenti in PET potessero essere costituiti da materiale riciclato soltanto per metà (“si stabilisce che in via sperimentale, per il 2021, per le bottiglie in polietilentereftalato di cui all’articolo 13-ter, comma 1, del decreto del Ministro della sanità 21 marzo 1973, non trovi applicazione la percentuale minima di polietilentereftalato vergine prevista dal medesimo decreto ministeriale (art. 51, co. 3-sexies e 3-septies”).
Il PET è senz’altro il materiale plastico per alimenti e bevande più usato. Il polietilentereftalato – conosciuto sotto l’abbreviazione PET – è prodotto interamente con petrolio o gas metano. Servono 1,9 kg di petrolio grezzo per realizzare circa 1 kg di PET. In base a uno studio di Carbotech, il PET è però riciclabile al 100% e nella fabbricazione di nuovi prodotti realizzati con PET riciclato si risparmia oltre il 50% di energia rispetto a una nuova produzione e di conseguenza, si riducono le emissioni di gas a effetto serra. La possibilità di un riciclaggio al 100% permetterebbe di limitare l’utilizzo di oltre 450 mila tonnellate di petrolio e di oltre 1,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica necessarie a produrre PET vergine ogni anno.
“Per paradosso – commenta il senatore Ferrazzi – era comunque consentito importare migliaia di bottiglie per bevande costituite al 100% di Pet riciclato da altri paesi europei, in cui quel limite non esisteva. Non solo, le aziende meccaniche che progettano e costruiscono i macchinari per produrre bottiglie da materiale completamente riciclato sono eccellenze del nostro paese, ed erano costrette a esportare all’estero perché in Italia a causa dell’obbligo non avevano mercato. Insomma: eravamo di fronte a un freno alla filiera del riciclo estremamente fiorente nel nostro paese, a un danno ambientale e a un serio problema economico per le numerose imprese dell’economia circolare”.
“Per paradosso – commenta il senatore Ferrazzi – era comunque consentito importare migliaia di bottiglie per bevande costituite al 100% di Pet riciclato da altri paesi europei, in cui quel limite non esisteva. Non solo, le aziende meccaniche che progettano e costruiscono i macchinari per produrre bottiglie da materiale completamente riciclato sono eccellenze del nostro paese, ed erano costrette a esportare all’estero perché in Italia a causa dell’obbligo non avevano mercato. Insomma: eravamo di fronte a un freno alla filiera del riciclo estremamente fiorente nel nostro paese, a un danno ambientale e a un serio problema economico per le numerose imprese dell’economia circolare”.