Riorganizzare gli incentivi alle imprese in un Testo unico, eliminando sovrapposizioni, riducendo la burocrazia, valorizzando ambiti strategici come la transizione ecologica è lo scopo del disegno di legge licenziato dal Consiglio dei Ministri il 23 febbraio 2023.
Il provvedimento delega il Governo alla stesura di un decreto legislativo organizzato nella forma del Testo unico, con cui effettuare una ricognizione e sistematizzazione degli strumenti agevolativi esistenti tenendo conto degli ambiti e della finalità del tipo di sostegno in rapporto, tra le altre cose alla capacità di coprire ambiti strategici dello sviluppo economico, quali l’efficientamento energetico e la transizione ecologica.
Il Testo unico degli incentivi dovrà definire i contenuti minimi dei bandi, delle direttive o dei provvedimenti comunque denominati per l’attivazione delle misure di incentivazione alle imprese, compresi i motivi di esclusione generale, l’individuazione della base giuridica di riferimento, i profili procedurali per l’accesso e il mantenimento delle agevolazioni e l’individuazione degli oneri a carico delle imprese beneficiarie che dovranno essere semplificati e ridotti.
Si dovranno inoltre armonizzare e semplificare le procedure in materia di controlli nei confronti delle imprese beneficiarie e introdurre misure per contenere i tempi delle attività istruttore dell’Amministrazione anche attraverso la valorizzazione del “soccorso istruttorio” (lo strumento che nelle gare pubbliche consente all’impresa di correggere e colmare lacune nella documentazione).