La European Circular Economy Stakeholder Platform (ECESP) è un forum istituito dalla Commissione europea per promuovere la transizione verso un’economia circolare nell’Unione europea. La piattaforma riunisce un’ampia gamma di stakeholder provenienti dall’industria, dalla società civile, dal mondo accademico e dal governo per scambiare le migliori pratiche, condividere conoscenze ed esperienze, identificando le barriere e le opportunità legate all’economia circolare.
Il 27 e 28 febbraio 2023 il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e la Commissione europea hanno ospitato a Bruxelles la sesta edizione annuale della European Circular Economy Stakeholder Conference. L’evento ha riunito i maggiori stakeholder dell’economia circolare in Europa e si è focalizzato su come il modello circolare possa guidare la ripresa sostenibile, aumentare l’autonomia e la resilienza di alcune catene di approvvigionamento. Un appuntamento a cui ha preso parte anche Materia Rinnovabile lanciando il nuovo numero monografico dedicato all’economia circolare in Europa, sviluppato in collaborazione con il Comitato economico e sociale europeo.
Gli obiettivi dell’ECESP
La piattaforma ECESP è stata lanciata nel 2017 come parte del Circular Economy Action Plan della Commissione europea, che delinea le azioni necessarie per rendere l’economia europea più sostenibile ed efficiente nell’uso delle risorse. Gli obiettivi della piattaforma consistono nello stimolare il dialogo e la cooperazione tra le parti interessate, identificare e condividere buone pratiche, ed evidenziare ostacoli e barriere legislative. La piattaforma ha inoltre il compito di fornire un riscontro alla Commissione europea sugli sviluppi delle politiche relative all’economia circolare e sulle istanze portate avanti dagli stakeholder per eventuali criticità.
Grazie a queste sinergie tra imprese e istituzioni, possono nascere collaborazioni interessanti che accelerano la transizione circolare. Ad esempio, il governo olandese e un gruppo di aziende hanno collaborato per creare l’iniziativa Green Deals, un progetto che mira a promuovere nei Paesi Bassi partnership tra imprese, governo e altre parti interessate.
I governi possono anche collaborare con le organizzazioni della società civile, coinvolgendo nella transizione cittadini e comunità. Ad esempio, la città di Amsterdam tra il 2016 e 2018 ha collaborato con diverse ONG e associazioni per creare Amsterdam Circular: Vision and Roadmap, un’iniziativa che ha pianificato collettivamente progetti circolari in tutta la città.
La European Circular Economy Stakeholder Platform agisce anche da tramite tra ricerca e industria soprattutto in chiave tecnologica. Fruttuose sono le esperienze di collaborazione tra istituti di ricerca e imprese che devono necessariamente innovare per rendere più circolari le loro attività.
La versione italiana ICESP
Sulla falsariga dell’ECESP anche in Italia è nata una piattaforma di confronto virtuale che accoglie le diverse anime della società secondo il modello della quadrupla elica (settori della ricerca, dell’industria, delle istituzioni pubbliche e della società civile). ICESP o Italian Circular Economy Stakeholder Platform, è un’iniziativa nata nel 2018 da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che, dopo aver partecipato al coordination group di ECESP, ha deciso di promuovere l’organizzazione di un hub per mettere a sistema e raccogliere le diverse iniziative circolari attive in Italia. L’obiettivo è quello di favorire il confronto fra i vari attori affinché possano emergere tutti i punti di vista, le istanze, le barriere e i driver per la realizzazione operativa dell’economia circolare a livello nazionale.
Dal punto di vista organizzativo prevede un comitato di coordinamento dei gruppi di lavoro e un’Assemblea dei membri. 173 sono le organizzazioni che hanno firmato la Carta ICESP, 288 le organizzazioni partecipanti e più di 800 gli esperti che prendono parte ai Gruppi di lavoro.
Per creare e rafforzare iniziative di simbiosi industriali, ENEA ha lanciato Symbiosis, la prima piattaforma italiana di simbiosi industriale con una peculiare metodologia operativa tra imprese e stakeholder coinvolti. Si tratta di un approccio finalizzato alla condivisione di risorse (scarti e materiali, cascami energetici, servizi, competenze, capacità) tra imprese di diverse filiere e business model.
Attraverso la simbiosi industriale si possono ottenere vantaggi competitivi derivanti dalla compressione dei costi di smaltimento, margini derivanti dal conferimento di scarti a terzi (invece che in discarica) per il loro utilizzo produttivo, mitigazione degli impatti ambientali e vantaggi di tipo sociale (come lo sviluppo di nuove professionalità). La piattaforma di simbiosi ad oggi ha coinvolto più di 260 aziende con 2660 risorse condivise e circa 2000 sinergie individuate.