Si è svolta quest’anno la XIII edizione del BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpaolo StartUp Initiative organizzato da Assobiotec, Intesa Sanpaolo Innovation Center e da Cluster Spring, con l’obiettivo di selezionare progetti innovativi nei settori della Circular Bioeconomy.
L’esperienza iniziata a gennaio è proseguita nei mesi successivi per 20 realtà selezionate per prendere parte al percorso formativo curato da Bill Barber, Coach e Responsabile Valutazione e Accelerazione Startup di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
9 Start Up finaliste hanno avuto accesso all’Investment Forum, ricevendo l’interesse di oltre 200 investitori a livello internazionale. Si tratta di 5 nuove imprese operative nella Circular Bioeconomy e 4 attive nelle Scienze della Vita che hanno avuto l’opportunità di presentare la propria idea e il proprio proprio progetto di fronte a una platea di selezionatori fra investitori finanziari, esperti di settore e manager di impresa.
L’iniziativa BioInItaly “dal 2008 ad oggi ha permesso di raccogliere oltre 60 milioni di euro di investimenti in 25 Startup innovative nazionali. Il progetto ha, inoltre, selezionato e formato in questi anni più di 150 Startup finaliste, portandole all’incontro con più di 1.900 aziende, investitori e attori dell’ecosistema e ponendo quindi le basi per la loro crescita”
Il 2020 ha visto la presenza di diversi progetti circolari, tra cui prodotti cosmetici realizzati recuperando le acque provenienti dalla produzione dell’olio d’oliva, birre ottenute da pane invenduto, bioplastiche idrosolubili provenienti dagli scarti di lavorazione del pesce, e ancora bioplastiche in acido polilattico (PLA) prodotto al 100% da fonti rinnovabili e 100% compostabile.
L’edizione 2020 è organizzata anche in partnership con Ellen MacArthur Foundation, Novamont, Stifel, LCA, Goodwin, LE2C, Novartis Oncology, Bird & Bird, Z-Cube e ICE/ITA – Italian Trade Agency.
Come spiega Riccardo Palmisano Presidente Assobiotec Federchimica, “oggi più che mai le biotecnologie stanno dimostrando il loro straordinario valore: sono la chiave imprescindibile per offrire una risposta concreta all’emergenza Coronavirus, ma anche una importante risorsa per una ripartenza sostenibile. E nel contesto specifico del BioInItaly Investment forum ci dimostrano ancora una volta quante e quanto differenziate possono essere le possibili applicazioni di questa tecnologia. – Una tecnologia che per esprimere appieno tutte le sue potenzialità ha bisogno di potersi trasformare da idea a prodotto. Le idee e i progetti che nascono dalle tante Startup biotech nazionali sono spesso molto interessanti, ma troppo di frequente rimangono studi e ricerche in ambito accademico, incapaci di trasformarsi in brevetti, prodotti o processi. Le cause sono diverse: certamente un fattore culturale, ma anche una scarsa capacità sia nell’area del trasferimento tecnologico che in quella immediatamente conseguente dell’attrazione degli investimenti nel nostro Paese”.
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